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Il numero totale delle birrerie industriali attive sul nostro pianeta è di almeno 4.000 unità, di cui circa ca. 2.000 nella sola Europa (oltre 1.300 in Germania). A queste si aggiungono alcune migliaia di microbirirfici artigianali (di cui ben 2.000 negli USA). Tuttavia il quadro competitivo internazionale è caratterizzato da un intenso processo di concentrazione che si è accentuato negli ultimi dieci anni. Attualmente i primi 10 produttori di birra assorbono ca. i due terzi della totale produzione mondiale, ma i primi quattro (Ab-Inbev, SABMiller, Heieneken e Carlsberg) da soli concentrano oltre il 45% del totale. L’attuale tasso di concentrazione è più basso rispetto al settore dei soft drink, ma è molto più elevato rispetto al settore del vino e dei superalcolici.

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§_LE MULTINAZIONALI GLOBALI
…Ab_Inbev: la grande operazione, che ha portato la multinazionale belga a porsi ai vertici della classifica mondiale dei birrai, è stata l’integrazione con il gruppo sudamericano Ambev, a seguito della quale la nuova conglomerata belga-brasiliana ha assunto la nuova denominazione di InBev. Successivamente, nel 2008, la mega acquisizione del gruppo americano Anheuser-Busch, ha proiettato la società a una quota di mercato prossima al 20% del totale mondiale. Nel frattempo il nuovo gruppo, che ha assunto la denominazione di AB-Inbev, ha avviato un piano di disinvestimenti di cespiti considerati non strategici, tra cui la partecipazione di minoranza nella società birraia cinese Tzing Tao, la filiale Labatt negli Usa, Tennent’s nel Regno Unito e le attività birrarie in diversi paesi dell’Est Europa, anche al fine di rientrare del notevole debito finanziario accumulato in occasione della acquisizione di Anheuser-Busch. Nel corso del 2012 il gruppo Belga ha assunto il controllo completo del gruppo messicana Modelo, ma ha dovuto cedere le attività e i marchi delle birre Modelo nel mercato USA al gruppo Constellation. Con un fatturato 2012 pari a 39,8 miliardi di dollari e volumi di vendita birre pari a 353 milioni di hl, AB-Inbev rappresenta il più grande gruppo birraio del mondo. Il gruppo è operativo anche sul mercato italiano tramite la filiale AB-Inbev Italia che, con 1,3 milioni di ettolitri di birra venduta annualmente, occupa la terza posizione sul mercato nazionale.

…SABMiller: è uno dei maggiori produttori mondiali di bevande al mondo, il secondo nel settore birraio, con interessi produttivi e accordi di distribuzione in 75 paesi in sei continenti. L’ampio portafoglio prodotti di proprietà include marchi globali di birra come le storiche marche Pilsner Urquell, Peroni Nastro Azzurro, Miller Genuine Draft e Grolsch, ma anche numerosi marchi leader in mercati locali come Aguila, Castello, Miller Lite, Snow e Tyskie. SABMiller plc è anche uno dei più grandi imbottigliatori al mondo delle bibite Coca-Cola. . Sul grande mercato cinese il gruppo gestisce ((in joint venture con la China Resources Enterprise) la società China Resources Breweries-Snow che ha ormai assunto la leadership sul mercato cinese con la marca Snow. Il quartier generale del gruppo è ora a Londra. Agli inizi del 2012 il gruppo ha notevolmente rafforzato la sua posizione sullo scacchiere internazionale acquisendo le attività birrarie dell’australiana Foster, mentre con il gruppo turco Efes ha realizzato un accordo strategico per la gestione in comune delle attività birrarie in Russia, Turchia e Asia Minore. Nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2013, il gruppo ha dichiarato ricavi di gruppo pari $ 34.5 miliardi e volumi di birra pari a 242 milioni di hl. Il gruppo opera anche in Italia tramite la controllata Birra Peroni, seconda sul mercato nazionale.

…Heineken: con un volume consolidato di birre pari a 202 milioni di ettolitri e un giro d’affari di 18,4 miliardi di euro nel 2012, il gruppo Heineken consolida la sua posizione di terzo più grande birraio al mondo. La società olandese, dopo aver acquisito nel 1968 il controllo della rivale domestica Amstel, si è rapidamente espansa negli anni successivi conquistando numerose birrerie sui mercati dell’Europa. A seguito dell’acquisizione del gruppo Scottish & Newcastle, congiuntamente a Carlsberg, la multinazionale olandese ha ereditato le attività e i marchi di S&N in Uk, Irlanda, Belgio, Portogallo, Finlandia e India. Con l’inizio del 2010 il gruppo olandese ha portato a termine anche l’acquisizione delle attività birrarie del gruppo messicano FEMSA. In Italia il gruppo è operativo fin dal 1974 ed oggi occupa la prima posizione sul mercato italiano con marchi nazionali molto noti (Birra Moretti, Dreher, Ichnusa, …), cui si aggiungono i marchi internazionali del gruppo (in primis Heieneken) e numerose altre birre importate.

…Carlsberg: dopo essersi fusa con la rivale Tuborg nel 1970, il gruppo danese ha acquisito successivamente il controllo di importanti birrerie in diversi paesi europei. Nei mercati dell’Est Europa l’investimento più importante è stata la joint venture BBH (controllata al 50% con il gruppo britannico Scottish & Newcastle) che, a sua volta, controlla Baltika, il più grande gruppo birraio in Russia. Con l’acquisizione della Scottish & Newcastle, in compartecipazione con Heineken, il gruppo ha consolidato la sua quarta posizione sullo scacchiere internazionale della birra e, soprattutto, ha conquistato il controllo assoluto della emergente Baltika in Russia e della birreria Kronenbourg, leader sul mercato francese La multinazionale danese ha chiuso il 2012 con vendite pari a 120 milioni di hl di birra e con un fatturato netto di 67 miliardi di corone danesi (pari a ca 10 miliardi di euro) La multinazionale danese opera anche sul mercato italiano tramite la controllata Carlsberg Italia (n. 4 del mercato nazionale)

§_LE ALTRE DELLA TOP TEN
…China Resources Breweries-Snow (joint venture tra SAB Miller e la holding China Resources Enterprise) con oltre 80 birrerie attive in Cina e una produzione che ormai ha superato i 100 milioni di ettolitri venduti su base annua (prima posizione sul grande mercato cinese con una quota di mercato del 22%). La società produce tra l’altro il marchio birraio Snow che ha raggiunto il primato dei volumi venduti annualmente (oltre 70 m,ni di hl) nella classifica delle grandi marche di birra nel mondo.

…TsingTao è secondo gruppo produttore in Cina con 79 milioni di ettolitri di birra prodotti nel 2012, pari ad una quota di mercato del 15%. E’ inoltre il primo produttore cinese sul piano delle esportazioni. Il gruppo nel 2012 ha espresso un fatturato di 25,78 miliardi di yuan. Tsingtao è partecipata con quota minoritaria (20%) dal gruppo giapponese Asahi. La birra Tsingtao è distribuita anche sul mercato italiano (particolarmente nei locali di ristorazione cinese) a cura di alcuni importatori.

…Modelo (ora posseduta interamente dal gruppo AB-Inbev), è primo gruppo birraio messicano (birra Corona Extra e altre) con 56 milioni di hl venduti nel 2011, con oltre il 30% esportati (è la prima azienda birraria esportatrice negli USA)

….Beijing Yanjing, terzo gruppo birraio cinese con una produzione di oltre 55 milioni di ettolitri.

…Molson Coors, nato dalla fusione tra il gruppo canadese Molson e Coors, terzo produttore statunitense. Il gruppo è inoltre tra i primi birrai del Regno Unito grazie all’acquisizione del marchio Carling e si è recentemente rafforzata sullo scacchiere europero con l’acquisizione delle birrerie di StarBev.

…dopo il passaggio della divisione birre della messicana FEMSA al gruppo Heieneken, questa posizione è ora di competenza del primo produttore giapponese: il gruppo Kirin, che di recente si è notevolmente rafforzato con l’acquisizione del gruppo australiano Lion Nathan e l’acquisizione di una importante quota di partecipazione nel capitale sociale del gruppo filippino San Miguel. Il gruppo ha di recente acquisito anche il controllo della produttore Schincariol in Brasile.

§_ALTRI GRUPPI DI RILIEVO IN EUROPA
…In Turchia il gruppo EFES rappresenta una grande realtà multi-beverage, leader in Turchia, ma con birrerie attive anche in diversi paesi dell’Europa dell’Est (Russia, Kazakistan, Serbia…). La produzione totale di birre del gruppo turco è intorno ai ai 30 milioni di hl. Di recente il gruppo ha concordato una joint venture (con la partecipazione minoritaria di SABMiller) per la gestione in comune delle attività birrarie in Russia, Turchia e Asia minore.

…Gli irlandesi della Guinness (gruppo Diageo) sono stati tra i primi birrai ad attivarsi nell’internazionalizzazione della propria produzione e in realtà ancora oggi il marchio Guinness si identifica con questa storica tipologia birraria irlandese. Oggi Guinness esporta le proprie birre in tutto il mondo, ma con stabilimenti produttivi solo in Irlanda e Nigeria. La sua produzione è valutata in ca. 22 milioni di hl.

…Sul mercato tedesco la leadership nazionale spetta, con oltre 12 milioni di hl venduti, al gruppo Radeberger (controllo da parte della holding Oetker) che in questi ultimi anni ha agglomerato numerosi produttori regionali con marchi di grande tradizione. Sempre in Germania vanno segnalati altri due gruppi a controllo tedesco: Oettinger con 9 milioni di hl e Bitburger con ca. 7 milioni di hl prodotti annualmente.

….In Spagna la leadership del mercato è occupata ora dal gruppo Mahou-San Miguel (oltre 12 milioni di hl prodotti), mentre in subordine si pone l’altro gruppo indipendente Damm con 7 milioni di ettolitri di birra.

….In Ucraina va segnalato il gruppo Obolon, secondo sul mercato nazionale con una produzione annuale intorno ai 9 milioni di ettolitri di birra.

…In Olanda la seconda posizione sul mercato è occupata dal gruppo Bavaria Holland con una produzione annuale di circa 5 milioni di ettolitri di birra, di cui ca. 05, milioni esportati sum mercato italiano.

… In Danimarca va segnalato, in seconda posizione sul mercato nazionale, il gruppo Royal Unibrew con ca. 6 milioni di ettolitri di birra prodotti annualmente una grande quota di export, soprattutto verso l’Italia, dove ha conseguito un grande successo con il marchio Ceres.

…In Belgio, sede del più grande gruppo birrario del mondo, va segnalato il produttore indipendente Duvel Mortgat, leader nel segmento delle birre speciali e terzo produttore nazionale per volumi

Fonte: Documento tratto dall’annuario settoriale BIRRITALIA 2013-14 – Beverfood.com Edizioni

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