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GDO vendite fase 1: crescita a doppia cifra per caffè, vini, birre e aperitivi


Dall’inizio dell’emergenza sanitaria alla fine del lockdown, nel periodo compreso tra lunedì 17 febbraio e domenica 03 maggio, le vendite della Grande Distribuzione Organizzata hanno  fatto  registrare una crescita pari a +4,2% a parità di negozi.

 

 

Per quanto riguarda l’andamento delle vendite per area geografica, il Nord Est ha registrato gli incrementi più alti su base tendenziale: +7,4%, seguito da Sud (+5,2%), Nord Ovest (+3,5%) e Centro (+1,8%).

“Il mercato del largo consumo ha fronteggiato un periodo straordinario con ordinaria resilienza e, soprattutto, efficienza. La domanda “gonfiata” ha sempre trovato una risposta nell’offerta di tutti i player, in tutti i canali. Abbiamo trascorso due mesi in condizioni di mobilità limitata e socialità praticamente annullata: i negozi della GDO hanno rappresentato l’unica occasione di svago per l’intero Paese, ma al contempo anche la cartina tornasole di bisogni, apprensioni e nuovi desideri. Da una settimana all’altra, infatti, le priorità nel carrello sono diventati i prodotti da dispensa, i prodotti igienico-sanitari e gli ingredienti basici. – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia – Al contempo, abbiamo osservato la velocissima crescita di due canali, che in passato avremmo potuto considerare contrapposti per clientela e business model: l’eGrocery e i piccoli negozi di vicinato. Entrambi i canali, in modi diversi, rispondono a due macro esigenze emerse durante la quarantena: quella di non potersi allontanare troppo da casa, e quella di non poter proprio uscire.”

 

A livello di format distributivi, i Liberi Servizi (+26,9%) hanno trainato la crescita delle vendite nella GDO, seguiti  dai Supermercati (+12,9%) e dai Discount (+7,9%). Vendite in calo invece per gli Specialisti Drug (-10,6%) e per  gli Ipermercati (-9,8%).

Nel format Cash & Carry si è verificato un calo costante delle vendite, determinando un trend negativo del -39,8%, impattato principalmente dalla chiusura dei locali pubblici e degli esercizi di ristorazione e catering.

Crescita a tripla cifra per il canale eCommerce: il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 17 febbraio a domenica 03 maggio è stato del +144,6%, con un picco di crescita nella quarta settimana di aprile pari a +304,6%. La digitalizzazione di alcuni processi d’acquisto dovuta alle restrizioni della mobilità ha  raddoppiato la crescita di peso dell’eCommerce sul valore totale del largo consumo italiano.

L’impatto sul quotidiano della GDO

Durante il periodo clou dell’emergenza sanitaria, il giovedì ed il venerdì sono stati i giorni in cui si sono concentrati maggiormenti gli acquisti nella GDO, con un conseguente calo del peso del fine settimana sul totale venduto nella settimana media. Il cambiamento va ricondotto in parte all’orario ridotto e/o alla chiusura dei negozi la domenica:  in condizioni di normalità 7 negozi su 10 sono aperti domenica, nel periodo postCovid-19 sono stati 5 su 10.

 

 

Il dettaglio: le categorie
Le categorie di prodotti maggiormente impattate durante il periodo dell’emergenza sanitaria sono legate ai diversi “effetti” identificati da Nielsen:

  1.  “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: conserve animali (+22,8%), conserve rosse (+38,9%), pasta (+21,7%), caffè macinato (+17,3%), biscotti (+12,5%), riso (+30,2%), olio di semi (+27,3%), confetture/marmellate (+22,1%), olio extra vergine di oliva (+9,1%); i comparti della dispensa non alimentare maggiormente in crescita sono stati carta casa (+27,5%), carta igienica (+11,9%), avvolgenti alimentari (+41,4%), detergenti lavastoviglie (+24,5%);
  2. effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: detergenti superfici (+43,6%), guanti (+128,3%), sapone per le mani solido e liquido (+57,5%), candeggina (+49,5%), alcol denaturato (+154,0%), salviettine (+82,5%);
  3. effetto “resto a casa”, sempre in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato, suddiviso in Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, quindi farine (+121,5%), uova di gallina (+36,2%), ingredienti per pasticceria (+77,8%), burro (+44,1%), mascarpone (+65,9%), lievito di birra (+106,1%); cresce anche il Comfort food, il paniere dell’indulgence, quindi creme spalmabili dolci (+39,1%), gelati (+22,1%), pasticceria (+24,6%), miele (+41,1%), patatine (+15,9%). Nel comparto alcolici, vino (+11,0%), birre alcoliche (+12,8%) e aperitivi alcolici (+14,4%).

*Fonte: Nielsen, Market*Track, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug.
Vendite a valore per categoria nella periodo cumulato delle settimane 8 – 18 del 2020 vs. lo stesso periodo del 2019.

 

 

NIELSEN

Nielsen Holdings plc (NYSE: NLSN) è un’azienda globale di misurazione e analisi dati che fornisce la più completa e affidabile visione al mondo sui consumatori e sui mercati. Nielsen è divisa in due unità di business. Nielsen Global Media, arbitro di verità per i mercati mediatici, fornisce all’industria dei media e della pubblicità metriche imparziali e affidabili, che creano una comprensione condivisa necessaria per il funzionamento del settore. Nielsen Global Connect fornisce ai produttori e ai rivenditori di beni di largo consumo informazioni e insight accurati e azionabili, dando un quadro completo di un mercato complesso e in continua evoluzione, del quale le aziende hanno bisogno per innovare e crescere.

Coniughiamo dati proprietari con altre fonti per aiutare i nostri clienti a comprendere ciò che accade oggi, ciò che accadrà domani, e come reagire. Nielsen, una delle società dell’indice S&P 500, è presente in oltre 100 Paesi che coprono più del 90% della popolazione mondiale.

+iNFO: www.nielsen.com

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