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La crescita dell’economia globale nel primo semestre del 2013 si è mantenuta sui livelli della seconda metà del 2012, ma rimane differenziata fra le diverse aree geografiche e vede l’Europa ancora in rallentamento, gli Stati Uniti d’America in ripresa e i Paesi Emergenti in crescita. In questo contesto il Gruppo Parmalat registra un’ottima performance dei principali indicatori economico-finanziari. Il fatturato netto è pari a 2.594,8 milioni di euro, in aumento del +14% rispetto ai primi sei mesi del 2012 ed il margine operativo lordo è pari a 194,2 milioni di euro, in crescita del +18,9% rispetto al primo semestre 2011, grazie alle attività acquisite e ai progressi in Australia, Venezuela e nei paesi dell’area Africa.

L’incidenza percentuale del margine operativo lordo sul fatturato netto è in miglioramento dello 0,3% rispetto al primo semestre dello scorso anno. A perimetro omogeneo, escludendo le attività acquisite nel corso del secondo semestre 2012 e a tassi di cambio costanti, il fatturato netto risulta in aumento del 3,6% rispetto all’analogo periododel 2012 ed il margine operativo lordo è in crescita del 9,6%.Nel corso del primo semestre 2013 si è assistito ad un aumento delle quotazioni delle materie prime ed in particolare del latte; in tale contesto il Gruppo ha operato difendendo la marginalità, con riduzioni delle attività promozionali e con adeguamenti dei listini. Inoltre, Parmalat ha dimostrato di reagire a condizioni economiche sfavorevoli in alcune importanti aree geografiche in cui opera, ottenendo una crescita della redditività grazie all’implementazione di piani di miglioramento della performance industriale e commerciale.

L’utile operativo netto è pari a 128 milioni di euro, in aumento di 31,8 milioni rispetto ai 96,2 milioni del primo semestre 2012. A cambi e perimetro costante, la variazione risulta pari a 28,5 milioni. Il maggior risultato include un miglioramento della gestione industriale, a cambi e perimetro costante, pari a 16 milioni ed un maggior contributo della gestione non ricorrente per 9,7 milioni. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni ammontano a 67,5 milioni di euro (56,6 milioni nel primo semestre 2012). L’utile del Gruppo è pari a 105,4 milioni di euro, in aumento di 22,9 milioni rispetto agli 82,5 milioni del primo semestre 2012. La variazione a perimetro omogeneo risulta pari a 11,4 milioni. Tale incremento è principalmente riconducibile al miglioramento della gestione industriale e al maggior contributo della gestione non ricorrente. L’utile per azione base è pari a 0,0598 euro per azione, in aumento del 27% rispetto agli 0,0470 euro per azione del primo semestre del 2012. Le disponibilità finanziarie nette sono pari a 877,3 milioni di euro, in aumento di 67,5 milioni, rispetto agli 809,8 milioni del 31 dicembre 2012.

Il fatturato netto dell’area Europa (che comprende il mercato italiano) si attesta a 555,5 milioni di euro, in leggera contrazione (-1,7%) rispetto ai 565 milioni dei primi sei mesi dello scorso anno a cambi correnti. L’Italia – che rappresenta circa l’85% del fatturato netto e circa il 90% del margine operativo lordo dell’area europea- ha espresso un fatturato netto è in diminuzione del 3,4% a seguito di un calo dei volumi nelle categorie Latte Pastorizzato e Bevande a base frutta, determinato dal calo dei consumi e dallo spostamento degli stessi verso le private label. Nonostante l’andamento negativo dei mercati in cui opera e la forte pressione competitiva, la Business Unit riesce a mantenere le proprie posizioni di mercato rimanendo leader nel segmento del Latte UHT e Pastorizzato e della Panna UHT.

Guardando alle altre aree geografiche, il Nord America (che include le consociate Canada e Stati Uniti d’America), ha espresso nel primo semestre 2013 un fatturato netto è pari a 1.122,4 milioni di euro e il margine operativo lordo ammonta a 101,1 milioni di euro. I risultati dell’area a cambi costanti e a perimetro omogeneo mostrano un fatturato in crescita dello 0,2% e un margine operativo lordo in aumento dell’1,1%. Nell’area America Latina – che include Venezuela, Colombia, Ecuador, Paraguay, Cuba e, a partire dal secondo semestre 2012, le attività in Messico e Brasile – il fatturato netto, espresso in euro, si attesta a 271,8 milioni e il margine operativo lordo è pari a 10,9 milioni di euro nei primi sei mesi del 2013. Nell’area Africa – che include Sud Africa, Zambia, Botswana, Swaziland e Mozambico – nei primi sei mesi del 2013 il fatturato netto, espresso in euro, si attesta a 199,4 milioni e il margine operativo lordo ammonta a 13,6 milioni di euro. I dati includono un effetto cambio negativo pari a circa 31,2 milioni di euro sul fatturato e 2,0 milioni di euro sul margine operativo lordo, principalmente determinati dal deprezzamento del rand sudafricano nei confronti dell’euro. I risultati dell’area a cambi costanti registrano un fatturato in crescita del 10,6% e un margine operativo lordo in aumento del 23,1%. In Australia, il fatturato netto è pari a 447,1 milioni di euro e il margine operativo lordo del periodo si attesta a 30,9 milioni di euro nel primo semestre del 2013.

Per il 2013, a tassi di cambio costanti e a perimetro costante (ovvero considerando per il 2012 un pro-forma di 12 mesi per LAG), si stima un fatturato netto in crescita di circa il 3% ed un EBITDA in crescita di circa il 5% rispetto al 2012. Entro il 2013 sarà realizzato il Progetto di fusione per incorporazione di Carnini S.p.A., Latte Sole S.p.A. e Parmalat Distribuzione Alimenti S.r.l. in Parmalat S.p.A. approvato in data odierna da C.d. A.

+INFO: www.parmalat.com

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