Pinterest LinkedIn

La voglia di caffè cresce e si sta diffondendo ovunque, dall’Asia (e qui gli occhi sono puntati sull’immenso mercato della Cina) all’Australia, dalla Corea alle grandi città americane e naturalmente alla sempre trendy Londra.

5-lookmumnohandsQui “Time Out”, la bibbia del divertimento fuori casa, parla apertamente di “straripamento di coffee culture d’eccellenza”. E com’è suo uso elenca i migliori coffe shop in città, dove le miscele più ricercate, tostate rigorosamente in casa da amorevoli baristas veri e propri connoisseurs della materia, vengono serviti a devoti clienti in ambienti a volte assai bizzarri come l’Attendant, ex bagno pubblico, o Look Mum No Hands!, dépandance di una bicicletteria. Ma la maggior parte sono locali piccoli (una manciata di posti a sedere) e spartani (panche e legno grezzo spopolano). Tanto il protagonista è lui, il chicco, selezionatissimo e curatissimo, di caffè.

Anche la cultura dell’espresso italiano si sta diffondendo in un Paese tradizionalmente votato al tè come la Cina, come spiega un buyer cinese: “Le macchine per espresso sono la più grande invenzione italiana, con tecnologie integrate sempre nuove, tra cui la più importante è la possibilità di comandarle wireless, da remoto. Siamo in cima alla lista di ogni azienda ma penso ci sarà ancora spazio per una crescita futura. Inoltre, c’è una crescente richiesta di nuovi aromi e varietà, con più carattere e gusto. Quindi ritengo che anche il caffè monorigine in Asia sia destinato a crescere”.

Espansione geografica dunque, ma anche nuovi canali che si aprono. Dato che il caffè attira clienti, e visto il crescente interesse dei consumatori, il coffe corner ormai compare negli spazi retail più disparati, perché è un modo per attirare clienti nel punto vendita strappandoli alle sirene dell’e-commerce, e a farceli restare il più possibile proponendo, anche, un buon caffè. È una tendenza che all’estero, dalla Corea all’Olanda, c’è già da qualche anno e sta attirando l’interesse dei produttori di macchine da caffè, che propongono soluzioni “light”, magari funzionanti a capsula ma con le performance di un espresso da bar, per piccoli spazi. Concessionarie d’auto e negozi d’abbigliamento, ma anche musei e panetterie sono così diventati potenziali clienti.

Tutti però sono d’accordo nell’affermare che chi di caffè dovrebbe saperne, il ristorante, offre spesso un prodotto inadeguato o comunque non all’altezza del cibo e del vino proposti. Ma anche in questo campo qualcosa si sta muovendo, con grandissimi come Noma di Copenaghen che hanno menu dedicati al caffè, e si sta vedendo anche la presenza di veri e propri baristas specializzati all’interno del locale.
Con tanta concorrenza da ogni lato, Gdo compresa, anche il bar tradizionale deve cambiare L’espansione va verso nuovi prodotti a base di caffè che possano attirare il cliente e aumentare la marginalità, come il caffè in filtro, che sta suscitando l’interesse dei più giovani anche da noi, i caffè freddi e i caffè freddi frizzanti.

 

Fonte: host.fieramilano.it/bar-classico-%C3%A8-ora-di-restyling-il-caff%C3%A8-entra-ovunque

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter


Annuario Coffitalia 2022 Beverfood Caffè Italia torrefazionii aziende indirizzi

Scrivi un commento

6 + 17 =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina