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Unionbirrai, ha trasmesso alle forze politiche un documento contenente una serie di misure che si ritiene possano essere utili al ristoro delle perdite subite e ad aiutare la ripartenza del comparto artigianale italiano.

 

 

Le principali richieste riguardano:

  1. IVA agevolata fino al 2022 per i birrifici artigianali
  2. Estensione dell’attuale regime forfettario per il pagamento delle accise
  3. Sospensione delle accise fino a fine 2021
  4. Abrogazione di norme sulla birra obsolete
  5. Costituzione di un fondo perduto per i produttori di birra artigianale

“Consci del periodo drammatico che stiamo vivendo, auspichiamo una maggior attenzione da parte delle istituzioni per il nostro settore”

 

 

IL COMPARTO BIRRARIO ARTIGINALE ITALIANO

Il comparto birrario artigianale italiano rappresenta un fenomeno di sicuro interesse nel panorama delle produzioni enogastronomiche per cui il nostro paese è noto in tutto il mondo. Dagli esordi dei pionieri a metà degli anni ‘90 del secolo scorso a oggi, i cambiamenti in termini di dimensioni aziendali, capacità produttiva dei singoli birrifici (oggi possiamo stimare una produzione annua media per birrificio pari a 730 ettolitri, corrispondente al 4,2% della produzione italiana) e qualità in costante crescita delle birre artigianali prodotte in Italia con una sempre maggiore penetrazione nel mercato sia nazionale che estero, ci raccontano di un mondo estremamente dinamico e innovativo, ma al tempo stesso legato alla tradizione, giusto tributo alla millenaria storia della birra.

Fonte: www.unionbirrai.it

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