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Expo Milano deve andare avanti. Questo è l’imperativo obbligatorio. Non è più tempo di dire cosa si sarebbe potuto fare, ma di trovare il giusto equilibrio alla luce dei fatti, dei problemi, delle necessità. Si può ancora modificare alcuni percorsi, come pure qualche mela marcia ma non fa morire la pianta. “UnPOxExPO2015 è un progetto di rilancio – dice Giampietro Comolli, artefice del programma FuoriSalone per Expo2015 – multimediale, territoriale di area vasta e di condivisione imprenditoriale per fare vero sviluppo offrendo numerosi pacchetti turistici mirati fra cultura, arte, cibo, vini”. UnPOxExPO2015 può essere un supporto operativo, rappresentare un nuovo slancio, avere la capacità di rispondere a domande e occasioni che 20 milioni di visitatori chiederanno.

Lungo il fiume PO, in soli 600 km, sono stati indicati ben 8 siti Unesco, patrimoni dell’Umanità: le Regge Sabaude a Torino e la Laguna di Venezia, i Sacrimonti Lombardi e Piemontesi, Mantova, Ferrara, il Delta Po, Sabbioneta, la storia del potere dei Longobardi, primi Re d’Italia. Lo stesso bacino fluviale nazionale attende il riconoscimento di altri territori particolari da inserire nella lista magica, Langhe, Monferrato e Altamarca del Prosecco. L’Italia è il BelPaese, un brand collettivo e condiviso che deve essere giocato nei 6 mesi di Expo. E’ un momento di difficoltà, di paure, di rinunce che obbliga tutti, in primis chi Governa, a fare scelte strategiche, decisive, certamente impopolari per qualcuno. L’Italia deve raddoppiare il valore diretto e indiretto dei propri prodotti di qualità, sia esso il vino Dop esportato, che la qualità della vita, il benessere, il buonvivere, il buongusto e il buonsenso. Gli stranieri devono tornare a investire in Italia: Expo può avere questa funzione, bisogna saper proporre luoghi. “Tutta l’Italia – Comolli è esplicito al rigurado – deve essere un palcoscenico attrattivo: mettiamo i fondi pubblici in opere di interesse sociale, ambientale, ristrutturazioni, recuperi, riordini, rivalutazioni. Offriamo agli stranieri luoghi e immobili demaniali lungo il PO ad un prezzo accessibile, intanto mettiamoli in mostra. E’ fare strategia e sviluppo.”

Ha ragione Farinetti quando punta il brand Italia su questi asset; il ministro Franceschini attivi nel Mondo tutte le rappresentanze istituzionali nei consessi internazionali dei nostri asset, a partire proprio da Unesco e Europa. Abbondiamo di fattori e strumenti attrattivi, diamogli un valore economico di proposta, non solo di informazione turistica locale e statica. Portiamo nel mondo il nostro turismo dove c’è la domanda e per target, investiamo in cura dei beni a livello di offerta, non di burocrazia, vincoli, orari, permessi….. Il percorso del PO, nel 2015, sarà costellato di eventi della memoria e storia: dai 200 anni dalla nascita di Don Bosco ai 900 anni del regno di Matilde di Canossa e della fondazione dell’Abbazia di Chiaravalle, da Torino capitale dello Sport ai 1300 anni della concessione del Re longobardo Liutprando al diritto portuale di Piacenza e i 1400 anni dalla fondazione del Monastero di Bobbio del frate irlandese San Colombano sulla via Francigena, prima fucina e dispensa per la conservazione del cibo e garanzia di sussistenza per i pellegrini verso Roma e la Terra Santa. Il progetto UnPOxExPO2015 lancia l’idea di un premio nel 2015 ai borghi più turistici del PO, (esclusi i capoluoghi e grandi città), i Borghi Fluviali Bleu, quelle 100 mete del benessere, sicurezza, salubrità, sostenibilità, buonvivere e della biodiversità della dieta alimentare italiana e mediterranea.

 Tutto su: www.unpoxexpo2015.org per prenotare da soli via smartphone, tablet, ipad.

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