Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

Il volto della moderna mixology nella tournée Toscana di Mazzetti d’Altavilla


Da sx Paola Mencarelli, Silvia Mazzetti, Cameron Ewen e Luca Bonsignore - Ph. M. Tamasco

Spirits ricercati, preparazioni semplici, emozioni inedite. Potrebbero essere questi gli ingredienti del cocktail preferito dal pubblico della Tuscany Cocktail Week e Florence Cocktail Week, la rassegna di appuntamenti dedicati alla miscelazione svoltasi sul territorio toscano e in particolare nel capoluogo fiorentino nelle scorse settimane. Un momento di incontro con il pubblico degli appassionati ma anche dei semplici curiosi che ha visto protagonisti in svariati locali della regione gli spirits piemontesi di Mazzetti d’Altavilla, utilizzati per ideare drink pre e afterdinner e al centro dei focus di tre masterclass e cinque night shifts che hanno permesso una maggior conoscenza dei distillati made in Italy e del loro possibile e variegato impiego nella moderna mixology.

Drink con Gin Mazzetti – Photo Michele Tamasco

Quali le conclusioni dopo la tournée toscana targata Mazzetti d’Altavilla?

Oltre alla conferma dell’interesse ormai diffuso all’utilizzo di spirits nazionali nella new mixology, particolare attenzione è stata riservata dagli addetti ai lavori verso le grappe cosiddette “cask finish” ovvero con invecchiamento perfezionato in botti speciali poiché utilizzate in precedenza per altri distillati o vini aromatizzati come Bourbon Whiskey, Porto, Vermouth o Sherry. Una scelta che vince e convince grazie alla sua naturale capacità di questi spirits di diventare “ponte” fra il classico consumo in purezza e l’impiego originale nella miscelazione 4.0.

Altra riscoperta particolarmente apprezzata dai bartender professionisti che si sono destreggiati nella creazione o rivisitazione di drink è stato il liquore evergreen al Miele, “entrato” in ben 9 cocktail, grazie alla sua inconfondibile nota aromatica – non affatto stucchevole – e all’equilibrio assicurato dalla base di grappa utilizzata per il liquore. Chiacchierato e gustato con curiosità anche il drink proposto presso Irene – Hotel Savoy di Firenze dallo special guest internazionale Cameron Ewen direttamente da The Balmoral Hotel di Edimburgo che ha unito in un unico calice Italia e Scozia grazie ad un Boulevardier rivisitato attraverso il connubio di Whisky e Grappa di Moscato perfezionata in botti utilizzate per il Porto.

Photo Michele Tamasco

Cocktail lovers stupiti e divertiti inoltre dall’uso estremamente versatile di spirits come il Bitter o l’Amaro Gentile, divenuti veri e propri cavalli di battaglia nel mixer contemporaneo.

E il consumatore? Le impressioni a caldo dall’esperienza toscana dipingono il ritratto di un cliente alla ricerca di un beverage ricercato ma senza troppi fronzoli con spirits originali ma con un profilo easy-to-prepare, in modo da potersi destreggiare con familiari e amici anche nella miscelazione at-home.

Info: www.mazzetti.it.

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy