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Forgiato dal vulcano, cullato dalla brezza marina, ispirato a metodi ancestrali. Il tequila Volcán de mi Tierra prende il suo nome da un vero vulcano, il Volcán de Tequila, la cui eruzione 200.000 anni fa ha esercitato un’influenza determinante sul territorio e la topografia della regione di Jalisco, creando un fertile suolo vulcanico, ricco di basalto e ferro, ideale per la coltivazione della preziosa agave blu.

Anche grazie a questo, Volcán de mi Tierra oggi è un prodotto unico, un tequila 100% agave blu, dal profilo complesso ed elegante, che non a caso fa parte del prestigioso portfolio di Moët Hennessy, leader mondiale nel settore vini e alcolici di lusso con una presenza capillare in oltre 140 Paesi. Un’eccellenza messicana, che dal Centro-America vuole conquistare l’Europa intera, come ci ha raccontato il Global Ambassador di Volcán de mi Tierra, Santiago Cortina Gallardo.

Signor Cortina Gallardo, come e quando è nato il progetto Volcán de mi Tierra?
“Quello che inizialmente avevamo chiamato ‘Project Blue’ (per l’agave blu, ndr) è stato concepito con un accordo, a metà 2014, tra Juan Gallardo e Cristophe Navarre, allora presidente di Moët Hennessy. L’idea di base era quella di lanciare un tequila in una joint venture tra Moët Hennessy e la famiglia Gallardo, producendo uno dei migliori tequila al mondo e distribuendolo come parte del portfolio Moët Hennessy. Nel settore del tequila c’era infatti una vera crisi di qualità, all’interno della quale abbiamo pensato di inserirci per tornare a metodi di produzione originali e creare un prodotto di primissima fascia. Il progetto è stato formalizzato ufficialmente nel 2016. Quando dico produrre un tequila, credetemi, io intendo letteralmente. Ci sono più di 2.000 marchi di tequila oggi nel mondo e, fra questi, solo il 16% sono prodotti in una distilleria dedicata a quella determinata marca. Ecco, Volcán de mi Tierra è uno di questi. Il nostra tequila si chiama così in onore del Volcán de Tequila, che dà il nome a questa bevanda iconica, omaggiando le sue radici. Sia la distilleria sia la hacienda si trovano sulle rive di questo maestoso e antico vulcano, che domina la zona della valle nello stato messicano di Jalisco”.

Analizziamo adesso il prodotto: ci può presentare Volcán de mi Tierra?
“Ciascuna delle nostre espressioni, Blanco, Reposado e Añejo Cristalino, è diversa dalle altre. Innanzitutto abbiamo costruito la nostra distilleria in modo da includere metodi di lavoro e strumenti tradizionali, come forno in muratura, tahona e alambicco in rame, e metodi moderni, quali autoclave, mulino industriale, refrigeratore… Inoltre, rifiutiamo i processi di produzione più efficienti come l’uso di diffusori e la distillazione in colonna perché riteniamo che, sebbene siano molto utili nell’estrarre l’alcol dall’agave, producano un distillato di agave, ma non un autentico tequila. In questo senso, troviamo che le agavi delle diverse aree emblematiche di Jalisco, ovvero valli e altopiani, riescano a fornire note diverse al nostro tequila grazie alle speciali condizioni meteorologiche, ma anche del suolo e dell’altitudine. Lo stesso accade con le diverse lavorazioni che forniscono altrettante consistenze e aromi. Tutto questo si è aggiunto, ovviamente, all’esperienza e alla continua ricerca di Moët Hennessy nel mondo dei lieviti, dell’affinamento e dell’invecchiamento in botte, per dare vita ad un prodotto innovativo e al 100% privo di additivi. In sintesi, Volcán Blanco è una miscela di tre tequila bianchi con agave e processi diversi, Volcán Reposado è un tequila con il 100% di agave della regione degli altipiani invecchiato in un blend di botti statunitensi ed europee, che ancora una volta si completano armonicamente, e Volcán Añejo Cristalino è un tequila con agave della zona delle valli affinato in rovere americano e composto da un blend di Añejo ed Extra Añejo, rifinito infine in botti del vecchio mondo”.

Quanto è importante il territorio nella storia di Volcán de mi Tierra?
“È importantissimo, direi fondamentale. Pensate che la mia famiglia vive intorno al Volcán de Tequila da più di 300 anni. La maggior parte delle haciendas di questa zona produceva quello che all’epoca era conosciuto come ‘vino mezcal’, ma purtroppo oggi davvero poche famiglie messicane hanno seguito quell’eredità ancestrale. Il vulcano ha influenzato la terra che produce l’agave blu, creando le condizioni ideali per coltivare tale pianta e vedere la fiorente nascita di questo settore. Parlare di tequila è parlare della zona della valle che è dominata da questo vulcano monumentale, quindi ci siamo detti: ‘Quale modo migliore per rendere omaggio al Volcán de Tequila, se non raccontando la sua storia con un prodotto premium?’. Aiuta, sicuramente, anche il fatto che la parola ‘Volcán’ sia facile da pronunciare e capire in quasi tutte le lingue”.

Oltre che per il suo intrinseco legame col Volcán de Tequila, in cosa si differenzia dunque questo tequila dalle altre numerose proposte che troviamo sul mercato? 
“Nessuno prima di questo prodotto parlava delle differenze di sapori e aromi che hanno le agavi di zone diverse, nessuno lavorava con un blend di tre diversi tequila bianchi, tutti complementari, e nessuno realizzava un blend per poi affinarlo in botti come facciamo noi nelle nostre diverse espressioni di Volcán de mi Tierra. Insieme ai valori di Moët Hennessy, siamo fortemente convinti che la qualità nel lungo periodo faccia la differenza”.

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