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Nel corso del weekend 20-22 gennaio u.s. a Firenze , presso il teatro ObiHall, si è svolta la manifestazione Birraio dell’Anno, organizzata dal network Fermento Birra. Marco Valeriani di Hammer di Villa d’Adda (BG).  è stato proclamato birraio dell’anno, mentre  Emanuele Longo del Birrificio Lariano si è classificato secondo e Alessio “Allo” Gatti di Canediguerra si è posizionato sull’ultimo gradino del podio.

Gli altri big rimasti in gara erano Agostino Arioli, Fabio Brocca, Luigi “Schigi” D’Amelio, Valter Loverier, Bruno Carilli, Andrea Dell’Olmo, Pietro Di Pilato, Pietro Fontana, Riccardo Franzosi, Lorenzo Guarino, Luana Meola e Luca Maestrini, Nicola Perra, Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani, Luigi Recchiuti, Mauro e Oreste Salaorni, Alessio Selvaggio e Josif Vezzoli. E’ stato inoltre premiato come birraio emergente Conor Gallagher-Deeks di HilltopBrewery di Bassano Romano (TV) che ha ottenuto più preferenze rispetto agli altri concorrenti rimasti: Flaviano Brandi di Bibibir, Luciano Landolfi di Eastside, Marco Ruffa di CR/AK e Michele Solimando di Ebers.

Come di consuetudine dal 2009, una giuria composta da oltre novanta esperti, grazie a due votazioni, elegge il birraio dell’anno e il birraio emergente. L’intento del premio è quello di valutare il lavoro complessivo di un produttore: non la qualità di una singola birra, ma quella dell’intera produzione realizzata durante l’anno, così da premiare la bravura tecnica, la professionalità, la filosofia produttiva e, in definitiva, la capacità di emozionare di un birraio. I requisiti per partecipare al concorso sono la sede produttiva in Italia, non realizzare birre per beerfirm e produrre birre con lo stesso marchio durante l’anno di valutazione.

 

IL PREMIO BIRRAIO DELL’ANNO

Il premio, giunto alla nona edizione, ideato e organizzato da Fermento Birra, può essere considerato una sorta di “Pallone d’oro” della birra. Un premio unico nel suo genere che vuol riconoscere un birraio in carne ed ossa per il lavoro svolto nel corso di un intero anno, ben consapevoli dell’intimo legame tra birra artigianale e produttore. A differenza dei classici riconoscimenti, non intende valutare la bontà di una birra in un preciso momento, ma piuttosto la bravura tecnica del birraio, la sua filosofia, la costanza qualitativa dei prodotti in un intero anno. Un approccio che ha permesso di superare alcuni limiti di molte competizioni dedicate alle birre artigianali, come quello delle classificazioni che caratterizzano i principali concorsi (data l’oggettiva difficoltà ad inquadrare soprattutto i tanti prodotti nostrani) o di evitare la premiazione di quelle che potremo definire “birre da concorso”, birre a volte fortuite, difficilmente reperibili dal consumatore e spesso ancor più difficilmente ripetibili dal birraio. Ad eleggere il più bravo oltre 90 esperti italiani (giornalisti, publican, degustatori, giudici, operatori del settore), che con il loro voto nominano il Birraio dell’Anno e il Birraio Emergente

“ALBO D’ORO” BIRRAIO DELL’ANNO

2016: Marco Valeriani di Hammer di Villa d’Adda
2015: Fabio Brocca Birrificio Lambrate di Milano
2014: Simone Dal Cortivo, birrificio Birrone di Isola Vicentina (VI)
2013: Luigi D’Amelio, birrificio Extraomnes di Marnate (VA)
2012: Riccardo Franzosi, Birrificio Montegioco di Montegioco (AL)
2011: Gino Perissutti, birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sotto (UD)
2010: Valter Loverier, birrificio LoverBeer di Marentino (TO)
2009: Nicola Perra, birrificio Barley di Maracalagonis (CA)

+info: www.birraiodellanno.it/www.facebook.com/birraiodellanno/

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