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Notizie positive per gli investimenti pubblicitari delle aziende arrivano dalla Manovra del Governo. Prorogata per il prossimo biennio l’agevolazione prevista nel 2020, altra novità la nascita del fondo “PMI creative”. Sono le principali misure contenute nella bozza della Manovra Finanziaria 2021, approvata dal Consiglio dei Ministri e attesa al vaglio del parlamento nella giornata di mercoledì 18 novembre. Un bonus pubblicità simile a quanto disposto in corso d’anno per dare un po’ di ossigeno al settore, anche nel 2021 e nel 2022 chi investe in pubblicità avrà accesso a un credito di imposta calcolato sul 50% della spesa complessiva, rispetto al 75% di quella “incrementale” come avveniva in precedenza ante Covid-19.

 

La Manovra dispone la proroga per il biennio 2021-2022 del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici anche online, secondo il regime speciale introdotto per il 2020, entro il medesimo tetto di spesa pari a 50 milioni di euro annui, in relazione alla perdurante condizione di crisi del settore editoriale.

A sostegno del settore editoriale, per i prossimi 2 anni viene prorogato anche lo sgravio per le edicole e i distributori esclusivi della carta stampata che operano in comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti e in quelli con un solo punto vendita presente. Aumenta a 10 milioni, rispetto agli 8 attuali, il budget pubblico per agevolare l’acquisto di servizi digitali da parte delle case editrici.

La novità del settore pubblicitario vede invece dalla costituzione del fondo per le PMI Creative, settore di cui la pubblicità fa espressamente parte. Uno stanziamento di 20 milioni di euro tra i cui obiettivi c’è quello di sostenere le MPMI creative, attraverso la concessione di misure di aiuto, quali contributi, interventi per favorire l’accesso al credito, nonché promuovendo strumenti innovativi di finanziamento.  Per la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse e delle modalità per la concessione dei finanziamenti bisognerà attendere un successivo decreto del Ministro dello Svluppo Economico.

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