L’estate romana, da qualche anno, grazie al proliferare di cocktail bar all’aperto, trasforma la Capitale in un vibrante salotto sotto le stelle. Complice il clima mite che invita a trascorrere le serate fuori casa, sempre più locali scelgono di estendere i propri spazi, allestendo eleganti dehor, rooftop panoramici con panorami da brivido. O per dirla con un termine attuale, instagrammabile.
L’ultimo trend è rappresentato da giardini segreti e spazi inusuali dove i residenti si ritagliano un’oasi nel caos metropolitano, sorseggiando un cocktail d’autore in totale relax. Chi più di tutti ha accolto queste vibes, che rispondono al desiderio di socialità e leggerezza, è senza dubbio Trastevere. Il quartiere che più di ogni altro incarna l’anima pittoresca della città eterna, tra vicoli con sanpietrini e piazze da cartolina, rivendica la romanità offrendo due luoghi diversissimi ma accomunati dal desiderio di autenticità. Lontani dalle mode omologanti da club contemporanei che fanno sembrare, a partire dall’arredo, i locali tutti uguali, da Milano a Dubai.
Bouquet
Il primo si trova nel monumentale giardino di Ripa Grande, l’antica tenuta dei Doria Pamphilj, ubicata tra la sponda del Tevere e le sue vie caratteristiche, arricchito da una splendida fontana attribuita al Bernini. Il luogo è intriso di storia e memorie, avendo ospitato nel 1600 la diplomatica e imprenditrice Donna Olimpia Maidalchini. Il fiore all’occhiello di questo luogo incantato è Bouquet, il cocktail bar che, sotto la direzione artistica della chef Valentina Fois propone un aperitivo fresco, creativo e con una spiccata attenzione alle proposte vegane e vegetariane nella ristorazione.
Il tripudio di fiori di campo e composizioni colorate che decora ogni angolo si riverbera nei signature. Si va dal Lavanda Mule con vodka, succo di lime, sciroppo alla lavanda, ginger, passando per il Violetta Fizz, con gin, liquore alla violetta, succo di limone, sciroppo di zucchero, soda e il Gardenia Sour con tequila, succo di lime sciroppo di fiori d’arancio. Ma anche il Rose Negroni con gin, vermouth rosso, campari e acqua di rose e il Chamomille Martini, con vodka, liquore alla camomilla, succo di limone e sciroppo di miele.
“Dalla miscelazione al food, la nostra proposta vuole far evadere dalla calda quotidianità estiva. Anche se non sei riuscito a partire, qui da noi puoi godere di un momento di tranquillità in un’atmosfera bucolica – spiega Valentina Fois – Sia il turista di passaggio che il residente gode di questo giardino sensoriale con tapas vegetariane esaltate da cocktail ispirati alla stagionalità, esaltati da una filosofia green. I nostri signature sono dei twist in versione flower di alcuni classici e il loro successo è dettato in primo luogo dall’ambiente. Il singolo drink rievoca la struttura e il paesaggio. A fine giornata quando vediamo che hanno un indice di gradimento molto alto rispetto ai classici, siamo davvero felici. Il nostro lavoro è premiato. Tra i must sicuramente annovero il Lavanda Mule ma anche il Violetta Fizz che tra la clientela romana sta spopolando. Certo anche il pubblico internazionale sceglie le nostre creazioni ma per gli stranieri il nostro Paese si identifica spesso con Spritz e Gin Tonic e provarli nelle città del Belpaese è quasi scontato.
E allo spritz, Bouquet, dedica una sezione dove il popolare cocktail è declinato in cinque versioni, oltre alle più comuni Aperol, Campari e Limoncello anche una Purple con liquore alla violetta e una Passion con Passoa per esaltare il gusto del frutto della passione.
L’Oratorio Trastevere
Girando l’angolo, il buen retiro estivo passa da un ritmo quasi arcadico e pastorale alla vivacità autentica di una piazzetta romana anni ’60, dove tutti si conoscono e si intrattengono bevendo drink di livello incuriositi da momenti d’evasione d’altri tempi. Ritrattisti, fantasisti, cartomanti per un tocco di mistero e una varietà di giochi da tavolo per serate divertenti in compagnia. Si tratta de L’Oratorio Trastevere.
Siamo nel cuore medievale del quartiere, una piazzetta nascosta di fronte alla suggestiva Chiesa di Santa Maria in Cappella, un raro esempio di architettura romanica. Il progetto, nato dalla visione di Mirador Group di Aldo Nascimbeni e Riccardo Sargeni, società specializzata nello sviluppo di concept innovativi nei settori food, beverage ed entertainment, ha saputo trasformare la corte della chiesa in uno spazio intimo e accogliente, dove il rito dell’aperitivo assume un sapore autentico e raffinato.
“C’è voglia di cocktail bar indipendenti, vuol dire posti che non fanno parte delle grandi catene ma che sono frutto di un’idea e da quest’idea nasce un concept, dal concept nasce una storia e dalla storia nasce un locale – spiega Aldo Nascimbeni – I locali non sono solamente un luogo dove servire da bere ma devono raccontare una storia. Il cliente quando torna a casa deve aver vissuto un’esperienza”.
La proposta beverage, firmata Abram Codazzo e Andrea Lilli, è un inno all’italianità, all’eleganza e alla leggerezza. Accanto ai classici intramontabili come lo Spritz e l’Americano, in bella mostra rivisitazioni originali e intriganti. Tra queste la Bicicletta trasteverina, con Martini Bitter, Crispy Malvasia e soda. O un French 75 “da passeggio”, servito con ghiaccio per un tocco ancora più estivo. E per gli amanti del caffè, c’è l’Espresso Martini in piazzetta, un long drink dal sapore un po’ vintage, arricchito dal mitico caffè Borghetti e cordiale alla vaniglia. La selezione include anche una curata carta di vini naturali e regionali, con una particolare attenzione alle eccellenze del Lazio.