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Settembre è stagione di premi e riconoscimenti. In Piemonte, ne è testimone la Douja d’Or di Asti, il Concorso Nazionale che l’Azienda Speciale della Camera di Commercio organizza sotto l’egida del Ministero per le Politiche Agricole e con il supporto tecnico dell’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino). (Nella foto Piero e Gianfranco Toso)

Giunta alla 42° edizione, la Douja d’Or conferma ogni anno il suo appeal per i produttori e così nel 2014 ha ribadito i numeri delle ultime edizioni: 976 vini Doc e Docg presentati alla selezione preliminare, per un totale di 370 produttori, un po’ da tutte le regioni italiane.

Globalmente, sono stati assegnati 513 Premi Douja d’Or e, tra le eccellenze, spiccano 43 vini Oscar (che hanno superato il punteggio di 90/100). A questi è andata la caraffa dorata (Douja d’Or), simbolo della manifestazione.

 Particolarmente significativo il risultato delle cantine Toso SpA di Cossano Belbo, con quattro riconoscimenti: tre Premi Douja d’Or e un Oscar della Douja.

I Premi Douja d’Or sono andati all’Asti Spumante Docg 2013, al Moscato d’Asti Docg 2013 e al Piemonte bianco frizzante 2013, uno dei vini di maggior successo della linea “Fiocco di Vite” che la Toso ha varato un paio di anni fa destinandoli al canale Ho.Re.Ca.

L’Oscar della Douja è andato al Brachetto d’Acqui Docg 2012, anch’esso firmato dalla collana “Fiocco di Vite”.

 I riconoscimenti della “Douja” sottolineano il forte coinvolgimento che l’azienda Toso ha da anni con il mondo dei vitigni e dei vini aromatici, in particolare Moscato e Brachetto che rappresentano bene le colline di confine tra le tre province di Cuneo, Asti e Alessandria, là dove la Toso stessa ha la sua sede operativa e alcuni vigneti di proprietà.

E ribadiscono anche la particolare attitudine di Casa Toso ad anticipare le attese dei consumatori, come con il Piemonte bianco frizzante nato dalla vinificazione delle uve Cortese, il vitigno a frutto bianco non aromatico che popola le vigne dell’Alto Monferrato, dove la provincia di Asti va verso la città di Acqui Terme.

 Proprio dalle colline attorno ad Acqui, tra Nizza Monferrato e Strevi, provengono le uve che hanno dato origine al Brachetto d’Acqui Docg 2012 vincitore dell’Oscar della Douja, a conferma della piacevolezza che questo vino sa proporre, quando uomo e cantina interpretano fedelmente le doti delle uve di origine.

Dolce, rosso e aromatico, questo è un vino dai caratteri speciali: elegante al colore, rubino delicato, ampio e aromatico al profumo, con nitidi sentori dell’uva e note fragranti di fragola e ciliegia. Dolce e fresco è il sapore, unico e accattivante.

A tavola è perfetto come aperitivo anche insieme a preparazioni salate. E, poi, ama la dolce compagnia dei piatti dolci di fine pasto, soprattutto a base di frutta. Il basso tenore alcoolico ne facilita il consumo in qualsiasi momento della giornata.

 Info per la Stampa: STUDIO MONTALDO – tel. 0173 213520 fax. 0173 214805 –

 

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