Locali Food Spirits, Distillati, Liquori

Masa Rooftop: quando l’oriente incontra Roma in un drink

Pinterest LinkedIn

Non un semplice luogo per bere, ma un vero e proprio laboratorio di sapori, in cui la tradizione incontra l’innovazione e soprattutto dove ogni drink è un invito a esplorare l’affascinante fusione tra Oriente e Occidente. Siamo al cocktail bar del Masa Rooftop, a Roma, una terrazza imperdibile per gli amanti della mixology. Qui, la vista mozzafiato, che spazia tra la magnifica Basilica di Santa Maria Maggiore e i tetti di Roma che si rincorrono fino al Gianicolo, ti porta davvero lontano. Verso un viaggio tra culture, gusti e tradizioni che si intrecciano tra Mediterraneo e terre levantine. Grazie a una ricca biblioteca di ingredienti esotici e tecniche millenarie.

Bisogna abbandonare il comfort delle drink list omologate e convenzionali. L’ispirazione in questo cocktail bar, ubicato all’interno del The Major Hotel, tra il rione Monti e la multietnica Piazza Vittorio, è un universo a sé con un elemento distintivo. L’ampio utilizzo di fermentati, autentici elisir di benessere e gusto. Il Kefir, bevanda probiotica ottenuta dalla fermentazione del latte, e la Kombucha, un tè zuccherato fermentato, sono protagonisti indiscussi, infondendo ai drink note complesse e inaspettate. Da Masa, quest’ultimo viene preparato prevalentemente da infusi di erbe o tisane, garantendo un sapore particolarmente delicato che si sposa alla perfezione con gli altri ingredienti.

Ma non è solo un mero problema di fermentati. Il team del bar osa con l’introduzione di frutta e ingredienti insoliti nel mondo della mixology, come il melograno, i datteri e il sesamo. Questa audacia si traduce in un’esperienza di degustazione unica, dove ogni sorso è una scoperta.  E la drink list  è davvero un bel biglietto da visita con una cura dei dettagli maniacale. Ogni signature è accompagnato da indicazioni preziose: l’orario ideale per consumarlo, selezionato in All day, Aperitive o After dinner, il grado alcolico e persino un simbolo grafico all’interno di una mandala che ne rappresenta l’elemento principale.

Il bartender Alessio Di Stefano, ha le idee chiare: “Il vocabolo Masa significa incontro, raccolta, viaggio, esperienza.  Questi termini semantici sono gli spunti fondamentali con cui si è sviluppata  la nostra offerta beverage. Abbiamo cercato di tradurre  questi input con le note medio orientali derivanti da alcune spezie e tecniche derivanti anche dal mondo della cucina. A partire dall’impiego della fermentazione lattica, quel processo che trasforma zuccheri in acido lattico. Questa trasformazione avviene ad opera di lattobacilli, microrganismi naturalmente presenti sulla superficie di verdure o ad opera di colture starter che si aggiungono a una soluzione adatta. Penso al nostro Pancar Paloma con Tequila Casamigos e  Kefir di Melagrana e Barbabietola, o il Tatma Negroni che punta a inebriare con il blend di spezie Ras el Hanout, accostato al Tamarindo e al Caffè. Per non parlare del successo del Katush Mary, un twist sul celebre Bloody Mary con Gin Tanqueray, Limoncello di Capri e pomodoro speziato lattofermentato, cui è aggiunto lo Za’atar, una miscela di erbe e spezie proveniente dal mondo ottomano che dona  un sapore erbaceo, leggermente mentolato e salato. È necessario raggiungere un corretto equilibrio fra tecnica e materie prime, in alcuni drink facciamo uso delle chiarificazioni quindi bisogna sapere come gestire correttamente un milk washing. Senza tralasciare la stagionalità. Come nell’apprezzato Fra’oula con Seedlip, Kefir di Latte, Cordiale di Fragola, ottenuto con una fermentazione spontanea, solamente  fragole e zucchero sottovuoto a temperatura controllata per qualche giorno. Una squisitezza da servire  in una coppetta come se fosse un Pornstar Martini”.

Kamparidè
Kamparidè

Tra le altre proposte si annoverano, il Kamparidè, un ottimo inizio per la serata con Campari, Liquore Doragrossa rabarbaro e menta, kombucha rosa e karkadè, e per chi cerca qualcosa di più audace, il Mawz Champagne che assembla Whisky Johnnie Walker Black Label, Sherry Ammontillado, sesamo e Banana Champagne. Mentre il Chai Tarih, con Rum Zacapa 23, kefir, chai, datteri e cioccolato, rappresenta la perfetta conclusione di un pasto.

Mawz Champagne
Mawz Champagne

Il nostro lavoro è ampiamente riconosciuto – puntualizza Di Stefano –  e se dovessi stimare percentuali di gradimento tra i signature e i classici inossidabili, direi che i primi occupano quasi il 70% delle vendite. Sono loro i bestseller. Certo per gli stranieri Roma o Italia equivale a Spritz e Gin Tonic, ma in caso di un secondo giro sicuramente si va su qualcosa che identifica pienamente la mixology del locale. Nel nostro caso specifico questo anche grazie al lavoro d’informazione del personale di sala. La drink list è dettagliata ma non ci esimiamo da aggiungere informazioni ulteriori dal vivo. Non tutti sanno alla perfezione in cosa consiste il kombucha oppure quali sono le peculiarità del kefir. Inoltre stiamo osservando anche un’evoluzione significativa nel gusto. Sempre più ospiti sono intrigati dal mondo dell’agave, ovvero tequila e mezcal. In particolare quest’ultimo con le sue note affumicate sta riscuotendo un buon esito sia nella miscelazione che nella bevuta liscia”.

All’esperienza di mixology si affianca una significativa offerta food. Lo chef romano Danilo Mancini, dialogando con il bancone, ha raccolto la sfida di reinterpretare i sapori mediorientali e mediterranei, creando un menù ricco di piatti colorati e aromatici. La cucina si distingue per l’uso di spezie e ingredienti provenienti da culture lontane, come zafferano, zenzero, cardamomo e cumino richiamando le antiche rotte commerciali di Roma e il suo spirito multietnico. Oltre a un menu alla carta ci sono due percorsi degustazione, chiamati non a caso Medioriental e Mediterranean. Una sfilata di meze, sorta di tapas levantine che rappresentano il cuore di questa esperienza culinaria.  Piccoli assaggi di pietanze diverse, serviti su stoviglie decorate, che invitano alla condivisione e allo scambio di culture. Tra le proposte troviamo l’Hummasa, vellutata di ceci con spuma di acqua faba e cipolla, accompagnata da pita; il Ceviche di pesce del giorno con salsa shakshuka, leche di tigre, zafferano e semi di zucca, e il Masalalfel, un falafel ricco di 36 spezie, con cipolla candita e zucchina marinata. A seguire si può continuare scegliendo portate principali a base di carne o pesce.

+info: masarooftop.it/

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Scopri la collezione Fine Spirits - viaggio esclusivo nel mondo del whisky

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina