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Concettina ai Tre Santi, Ruffini patron di Moncler entra nella pizza napoletana con quota del 47,5%


Pizza sempre più alla moda, l’acquisizione di una quota rilevante di Concettina ai tre santi da parte di Archive, holding che fa riferimento all’imprenditore Remo Ruffini patron di Moncler, è di quelle destinate a lasciare il segno. Da un lato si tratta di un riconoscimento tangibile alla tradizione e alla pizza gourmet di Ciro Oliva, uno degli emblemi del rione Sanità di Napoli, ma anche delle potenzialità di scalabilità e replicabilità del modello della pizza che vede quindi grandi progetti di business in ottica food retail.

 

Archive srl secondo quanto riportato da una nota che si è diffusa velocemente sul web con Il Mattino e Scatti di Gusto tra i primi a dare la notizia, detiene una partecipazione del capitale pari al 47.5% della società alla quale fa capo la pizzeria fondata settant’anni fa dalla famiglia Oliva. Un connubio legato al fatto che Moncler, iconico marchio franco-italiano famoso per i suoi piumini ha festeggiato i settant’anni lo scorso anno, proprio come Concettina ai Tre Santi. “La mission di Archive – si legge in una nota – è quella di supportare leader e imprenditori fortemente innovativi valorizzando le loro società e traducendo la loro visione in una crescita significativa e sostenibile”.

Tradotto, si vuole allargare i confini di Concettina ai Tre Santi, che prende il nome dalla devozione all’altarino che si trova accanto al locale che fa affluire una quantità di turisti per tutto l’anno all’ombra del Vesuvio, anche in altre parti d’Italia e magari anche all’estero. Già si parla di Capri e di Milano come possibili prossime nuove aperture stando ai rumors circolati in queste ore. La galassia di Moncler non è nuova a incursioni nel mondo del food, avendo rilevato il 40 per cento del capitale di Langosteria Holding, gruppo al quale fanno capo i ristoranti milanesi Langosteria, Langosteria Bistrot, Langosteria Café Milano e Parigi e lo stagionale Langosteria Paraggi. I puristi del gusto come succede in operazioni di questo tipo, sono preoccupati per il mantenimento della qualità della pizza fritta che vede in Ciro Oliva uno dei maestri della nouvelle vague napoletana, ma il claim del locale scritto a chiare lettere sul sito lascia ben sperare. “Non tradire e ricambia chi ti ha fatto del bene. Condividi i valori”.

 

 

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