Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

Non è un momento facile per la distribuzione di vini e spirits di qualità focalizzata sul settore horeca, ma è proprio nei momenti di crisi che viene fuori la zampata del campione e si continua a investire. Il caso di Cuzziol Grandi Vini è esemplificativo, un 2020 passato a stringere i denti e ora si guarda al 2021 con fiducia e passione nonostante la pandemia. Nel mentre la nomina di Luca Cuzziol a presidente di Società Excellence, nuova denominazione societaria di quello che una volta era il Club Excellence dei distributori di qualità del nostro paese, un ruolo importante per un personaggio che sta lasciando un segno importante nel mondo della distribuzione, l’uomo giusto al momento giusto.

 

Ma prima di tutto Luca Cuzziol è profeta e protagonista a casa sua, con una squadra fortemente motivata con cinque nuovi Area Manager per un totale di 8 Capi Area, con un occhio alla carta di identità vista l’età media under 35 e alla formazione. L’agente di vino del 2021 deve sempre più saper emozionare e raccontare il prodotto, ecco perché in Cuzziol Grandi Vini hanno sfruttato l’annus horribilis del 2020 per far studiare sul campo la loro squadra vendite, sempre più focalizzata a leggere i bisogni della clientela. La cinquina di inserimenti nel portfolio di Cuzziol si gioca tutta nella direttrice Trentino Alto Adige e Tosca, un binomio che semplifica una strategia di un catalogo che lo scorso anno avevamo definito stellare al tasting in presenza a Milano all’Hotel Gallia, impreziosito da innesti preziosi che innalzano il livello dei vini rappresentati anche grazie a una politica conveniente di rapporto qualità- prezzo.

 

Tiefenbrunner

Una storica cantina che amplia in modo significativo la proposta di vini dell’Alto Adige di Cuzziol Grandi Vini. Importante azienda della Bassa Atesina, Tiefenbrunner ha contribuito fortemente a scrivere la storia del proprio territorio. Infatti il “podere Niticlar” è menzionato per la prima volta nei registri ufficiali già nel lontano 1225. È anche la storia di una famiglia, i Tiefenbrunner, che da cinque generazioni si succede nella Tenuta. Oggi Christof e sua moglie Sabine rappresentano i perfetti interpreti della Bassa Atesina, focalizzandosi sull’identità dei vini per renderli testimoni del terroir a cui appartengono. La possibilità di allevare la vite a diverse altitudini dai 250 ai 1.000 mtm oltre agli anni di esperienza e sperimentazione, ha garantito a Tiefenbrunner un rigore produttivo solido e affermato, che conferma di anno in anno la costanza qualitativa dei vini caratterizzata dalla grande pulizia organolettica e dalla complessità degustativa.

 

Stephan Rohregger

Stephan Rohregger ha coronato il suo sogno quando nel 2019 è subentrato al padre Roland nella gestione dei vigneti di Prälatenhof, il piccolo maso di famiglia di Caldaro. La proprietà insiste su due diverse aree: a Pianizza di Sotto a Caldaro, su terreni morenico-calcarei e ghiaiosi a 440 metri piantati a Schiava (da ben 90 anni), a Pinot Grigio ed in parte a Sauvignon. A Corona, sopra Cortaccia, a 800 metri su terreni ghiaiosi e calcarei introdotti da lingue di argilla, piantati a Pinot Bianco, Sauvignon e Pinot Nero. Il terreno e l’altitudine di questa vigna conferiscono grande profondità ed intensità ai vini che ne derivano. La prima annata della Tenuta è del 2019, ma è frutto della grande esperienza di Stephan, maturata in seno a Tiefenbrunner dove è l’enologo da ormai molti anni. Affiancato da Tanja, sua moglie, perfetta gestrice della Tenuta, Stephan si conferma tra gli astri nascenti dell’enologia alto-atesina attraverso vini fini ed eleganti, perfetta espressione del proprio terroir.

 

Cantina Toblino

Cantina Toblino nasce nel 1960 da un gruppo di viticoltori della , che uniscono le forze all’insegna del legame tra cooperazione sociale, persone e territorio.  Oggi Cantina Toblino significa tecnologie all’avanguardia con uno sguardo al biologico ed alla sostenibilità per poter produrre uve e vini di qualità eccelsa. “ Cura del vigneto e rispetto della vocazione di un territorio sono fondamentali per la produzione di vini identitari e di qualità”. Parola di Carlo De Biasi, alla guida di Cantina Toblino da qualche anno insieme ad un gruppo di collaboratori, dal 2018 ha dato vita al progetto Toblino Vent, per una gestione attenta dalla vigna alla cantina, per dar vita ad una serie i vini straordinari, perfetti interpreti di un territorio unico come quello della Valle dei Laghi.

 

Azienda Agricola I Fabbri

Il territorio di Casole, nel comprensorio chiantigiano di Lamole a Greve in Chianti, è un’ampia conca assolata posta fra i 450 e i 650 metri sul livello del mare. I suoli sono in prevalenza sabbiosi: sono terreni sciolti, derivati da una disgregazione millenaria di rocce arenarie, poco compatti e molto permeabili, poveri in quanto a sostanze organiche. Le forti escursioni termiche, insieme all’esposizione a sud delle vigne e alla composizione del suolo, conferiscono ai vini de I Fabbri caratteristiche uniche come profumi molto fini, eleganti e croccanti. La filosofia di Susanna Grassi, che da oltre 20 anni è il braccio e la mente di questo “vin de garage” toscano, è quella di preservare le risorse naturali valorizzando il territorio: tradizione e gestione della vigna in bio da sempre fanno de I Fabbri un’azienda icona di Lamole ed un interprete straordinario del Chianti Classico

 

Azienda Agricola Ridolfi

Ridolfi è situata in località “Mercatali”, il cui nome deriva dal grande mercato annuale che qui si teneva tra il V ed il VI secolo e sorge sul versante di una collina, a 300 metri di altitudine, a ridosso della Strada del Brunello che la collega a Siena. La cantina è stata ristrutturata per intero nel 2014, nel rispetto dell’originaria configurazione del borgo di Mercatale. Tutti i vigneti sono piantati nel versante Nord-Est di Montalcino: parte della vigna, con un’età media di oltre 15 anni, è allevata a cordone speronato, i vigneti piantati dopo il 2013 sono invece allevati a Guyot semplice. Durante l’anno vengono effettuati ben tre diradamenti ed i grappoli dell’ultimo vengono utilizzati per produrre un Brut Rosé. Competenze professionali e specialistiche, tecniche di vinificazione ed imbottigliamento innovative hanno affiancato l’esperienza dei “vecchi” ed i processi artigianali, migliorandone il risultato. Tutto secondo una regola: il rispetto, valore essenziale di Ridolfi. Deus ex machina di questa stella nascente del panorama di Montalcino è Gianni Maccari che, dopo un passato tra le migliori aziende di Montalcino, è ora al timone di Ridolfi. È a lui che Valter Peretti, proprietario della tenuta ed amante della Toscana e del buon vino, ha affidato il presente ed il futuro di questo gioiello toscano.

 

INFO www.cuzziolgrandivini.it/

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter


Scrivi un commento

diciannove − diciassette =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina