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L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino ha pubblicato la nota di congiuntura del settore vitivinicolo mondiale 2021. Di seguito riportiamo la parte relativa alla produzione e consumi, mentre con documento a parte riporteremo la parte relativa all’interscambio internazionale.

 

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PRODUZIONE DI VINO

In generale: 260 Mio hl (-1%)

La produzione mondiale di vino 2021, esclusi succhi e mosti, è stimata in 260 Mio hl, segnando una contrazione di quasi 3 Mio hl (−1%), rispetto al 2020. Il lieve calo nella produzione mondiale di vino 2021 è riconducibile principalmente a due tendenze contraddittorie: la marcata flessione in alcuni dei principali paesi produttori di vino dell’UE e l’eccellente vendemmia che ha incentivato i livelli di produzione nella maggior parte dei paesi dell’emisfero australe, compensandone la contrazione su scala mondiale.

Tendenze produzione nella UE

La produzione vinificata 2021 nell’UE è stimata in 153,7 Mio hl, con una flessione dell’8% rispetto al 2020 e un valore del 5% inferiore rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Questa contrazione nell’UE può spiegarsi con il calo della produzione di vino in Francia, dovuto alle gelate primaverili dell’aprile 2021. Per quanto riguarda il resto dell’UE, i livelli di produzione vinicola rivelano una situazione abbastanza eterogenea nei diversi paesi, ascrivibile soprattutto alle differenze meteorologiche registrate nel corso dell’anno.

Italia (50,2 Mio hl), Francia (37,6 Mio hl) e Spagna (35,31 Mio hl) rappresentano complessivamente il 47% dell’intera produzione mondiale di vino del 2021. Di questi tre principali paesi produttori di vino,

  • l’Italia è stato l’unico ad aver registrato un aumento nella produzione di vino rispetto non solo al 2020 (+2%) ma anche alla media degli ultimi cinque anni (+3%).
  • Al contrario, la Francia è stata fortemente colpita da condizioni meteorologiche sfavorevoli, in particolare dalle gelate tardive di aprile che hanno danneggiato gravemente i raccolti. A parte la vendemmia eccezionalmente scarsa del 2017, nel 2021 la produzione di vino in Francia ha raggiunto uno dei livelli più bassi dal 2000, inferiore del 19% rispetto al 2020 e del 14% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
  • La produzione di vino in Spagna nel 2021 è diminuita del 14% rispetto al 2020 ed è dell’8% inferiore rispetto alla propria media quinquennale.

Oltre a questi paesi, nei confini dell’UE solo la Germania e l’Ungheria hanno assistito nel 2021 a un crollo della produzione di vino. La Germania registra una produzione di vino pari a 7,9 Mio hl, inferiore del 5% rispetto al 2020, a causa delle gelate primaverili che hanno colpito alcune regioni vinicole del paese. La produzione di vino in Ungheria nel 2021 (2,6 Mio hl) è del 12% inferiore rispetto al 2020. Tutti gli altri principali paesi vinicoli dell’UE hanno registrato variazioni positive della produzione. Nel 2021, i livelli di produzione sono stati i seguenti: Portogallo (7,3 Mio hl, +14%/2020), Romania (4,5 Mio hl, +16%/2020), Austria (2,5 Mio hl, +3%/2020) e Grecia (2,4 Mio hl, +6%/2020). Va osservato che il livello di produzione di vino del Portogallo è il più alto mai registrato dal 2006.

 

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Tendenze produzione al di fuori della UE

Nei paesi europei non appartenenti all’UE, lo scenario è nel complesso abbastanza positivo. Nel 2021 la Russia (4,5 Mio hl) ha visto aumentare la propria produzione di vino del 2% rispetto al 2020. In Georgia si stima una produzione vinicola record nel 2021, pari a 2,1 Mio hl. Si osserva un aumento del 17% rispetto alla già importante produzione del 2020, grazie a una resa delle uve eccezionalmente elevata. Nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli, segnate da gelate tardive e forti piogge, nel 2021 la produzione vinificata della Moldova è stimata in 1,1 Mio hl. Si tratta di un livello del 20% superiore rispetto alla produzione di vino del 2020, che pure aveva subito l’impatto della siccità.

Per quanto riguarda il continente asiatico, si stima che in Cina la produzione di vino sia diminuita nel 2021 per il quinto anno consecutivo, attestandosi su un livello di 5,9 Mio hl. Tale cifra segna una riduzione del 10% rispetto al 2020. Ciò si deve, tra i vari fattori, al calo della domanda cinese e ad alcuni problemi strutturali, quali condizioni meteorologiche difficili, limiti tecnologici e produttività del settore complessivamente bassa. Questo fa presagire che le prospettive future del settore vinicolo cinese potrebbero essere meno favorevoli di quanto previsto da molti osservatori internazionali negli anni passati.

Per quanto riguarda l’America settentrionale, a causa delle condizioni di siccità che hanno interessato alcune regioni vinicole nel periodo estivo, la produzione di vino negli USA è stimata nel 2021 in 24,1 Mio hl, un valore del 3% inferiore rispetto alla propria media quinquennale. Si tratta tuttavia di una cifra del 6% superiore rispetto alla produzione del 2020, che aveva subito l’impatto negativo degli incendi e della contaminazione da fumo, nonché del tentativo di contenere l’eccesso di offerta di uva.

Nell’emisfero australe, dopo il forte calo della produzione vinicola nel 2020, causato dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli, si è assistito nel 2021 a una forte crescita in tutti i principali paesi produttori di vino. La produzione stimata per il 2021 nell’emisfero australe segna un livello record di 59 Mio hl, +19% rispetto al 2020.

In America meridionale, tenuto conto dei bassi livelli produttivi del 2020 e delle condizioni meteorologiche favorevoli del 2021, la tendenza complessiva della produzione di vino per l’anno 2021 è positiva. Dopo due anni di calo della produzione causati da El Niño, nel 2021 la produzione vinificata in Cile è stata di 13,4 Mio hl. Si tratta non solo del 30% in più rispetto al volume del 2020, ma anche della produzione più alta mai registrata nel paese. Analogamente, in Argentina si assiste nel 2021 a un aumento della produzione di vino: con una produzione di 12,5 Mio hl, il paese osserva un aumento del 16% rispetto al 2020 e del +5% rispetto alla relativa media quinquennale. Infine, in Brasile si assiste nel 2021 a un boom della produzione vinicola, con un livello pari a 3,6 Mio hl (+60%/2020). Si tratta del volume più elevato dal 2008.

In Sud Africa la produzione di vino del 2021 equivale a 10,6 Mio hl, un valore in aumento del 2% rispetto al 2020. La produzione di vino del 2021 torna ai volumi medi registrati prima che si presentassero, nel 2016, le condizioni di siccità che per diversi anni consecutivi hanno gravato sulla produzione di vino del paese.  Per quanto riguarda l’Oceania, in Australia, dopo una produzione molto scarsa nel 2020 dovuta all’aridità e ai danni causati dagli incendi e dal fumo in alcune regioni vinicole, si è registrata nel 2021 una produzione di 14,2 Mio hl di vino (+30%/2020). Si tratta di un valore del 14% superiore alla media quinquennale, e rappresenta il livello di produzione più elevato a partire dal 2005. Al contrario la Nuova Zelanda, con una produzione di 2,7 Mio hl, registra nel 2021 un crollo del 19% dovuto alle condizioni meteorologiche avverse della primavera, dopo il record positivo del 2020.

 

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CONSUMO DI VINO

In generale: 236 Mio hl (+0,7)

Il consumo mondiale di vino nel 2021 è stimato in 236 Mio hl, in crescita di 2 Mio hl (+0,7%) rispetto al 2020. Si tratta di un’inversione di tendenza rispetto alla flessione iniziata nel 2018 con la riduzione del consumo di vino in Cina (che da allora ha perso in media circa 2 Mio hl l’anno). Questa situazione è andata aggravandosi nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19, la quale ha gettato un’ombra sui principali mercati del settore vinicolo. I consumi sono stati frenati dalle misure di confinamento, dalle difficoltà del canale Ho.Re.Ca. e dall’assenza di turismo. Come previsto, nel 2021 diversi fattori hanno contribuito ad un aumento dei consumi in gran parte del mondo, tra i quali la revoca delle restrizioni alla circolazione di persone e merci, la riapertura dei canali Ho.Re.Ca. e la ripresa di eventi e attività sociali. A livello nazionale esistono tuttavia marcate differenze nei comportamenti di consumo di vino fra le diverse regioni geografiche.

Tendenze di consumo in Europa

Nel 2021 l’UE, che ha consumato un volume stimato in 114 Mio hl, rappresenta il 48% del consumo mondiale di vino. Questa cifra è del 3% superiore rispetto alla stima del 2020, hanno segnato dalla crisi del Covid-19 (110,5 Mio hl, uno dei volumi più bassi mai registrati) e riporta il consumo di vino nell’UE in linea con la media degli ultimi dieci anni. In termini relativi rispetto al consumo mondiale di vino, si è osservata nell’UE una riduzione significativa a partire dal 2000, quando il valore stimato era pari al 59%. A determinare questa situazione è l’effetto combinato dell’emergere di nuovi mercati sullo scenario mondiale e di una riduzione complessiva del consumo nei tradizionali paesi produttori dell’UE, nei quali oggi si consumano complessivamente circa 20 Mio hl di vino in meno rispetto al 2000 (−15%).

  • Nei confini dell’UE, la Francia, che nel 2021 ha consumato 25,2 Mio hl di vino, rappresenta il principale consumatore (e il secondo a livello globale, dopo gli USA). Questa cifra, determinata in modo significativo dal canale Ho.Re.Ca, oltre a essere dell’8,6% maggiore rispetto al 2020, supera del 2% i livelli pre pandemici del 2019, come previsto.
  • In Italia, secondo mercato in UE e terzo su scala mondiale, il consumo di vino stimato per il 2021 è di 24,2 Mio hl, in linea con il 2020. Si tratta del consumo di vino più elevato registrato in Italia dalla crisi finanziaria mondiale del 2008.
  • Mantenendo la posizione di terzo consumatore dell’UE (e quarto a livello mondiale), la Germania ha segnato un consumo di 19,8 Mio hl nel 2021 (−0,2%/2020).
  • Con la revoca delle restrizioni dovute alla crisi sanitaria, la Spagna ha visto crescere il consumo di vino nel 2021 fino a 10,5 Mio hl (+9,9%/2020), un valore in linea con quelli medi precedenti alla pandemia.

Analogamente, in paesi come la Romania (4,0 Mio hl, +4,6%/2020), i Paesi Bassi (3,8 Mio hl, +3,4%/2020), l’Austria (2,4 Mio hl, +2,3%/2020), e la Repubblica Ceca (2,3 Mio hl, +11,9%/2020) si registra nel 2021 un aumento dei consumi di vino. Al contrario, in Portogallo (4,6 Mio hl, −0,6%/2020), Belgio (2,5 Mio hl, −4,1%/2020), Grecia (2,2 Mio hl, −0,4%/2020), e Svezia (2,1 Mio hl, −0,3%/2020) si osserva nel 2021 una riduzione nei consumi di vino non solo in confronto al 2020, ma anche rispetto alle ultime medie quinquennali.

Sempre in Europa, ma al di fuori dell’UE, il Regno Unito si è dimostrato un mercato resiliente nel 2020 e ha registrato un consumo di vino simile a quello del 2021, con un volume stimato in 13,4 Mio hl (3,4% maggiore rispetto all’ultima media quinquennale). Il consumo di vino in Russia è stimato in 10,5 Mio hl, con un aumento del 2% rispetto al 2020. Si tratta del quarto anno di crescita consecutivo registrato in Russia. In Svizzera il consumo di vino è in lieve calo per il terzo anno consecutivo, attestandosi a 2,6 Mio hl (−1% /2020).

 

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Tendenze di consumo fuori d’Europa

Gli USA si confermano nel 2021 il paese con il più alto consumo di vino al mondo. Le stime di 33,0 Mio hl indicano un consumo in linea con il 2020. Negli ultimi tre anni, gli USA si sono dimostrati un mercato resiliente, nonostante le tensioni in ambito commerciale con alcuni paesi UE e le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.

Guardando ai mercati asiatici, le stime del consumo di vino in Cina nel 2021 indicano un valore di 10,5 Mio hl, con un calo del 15% rispetto al 2020. La marcata flessione riflette la rapida riduzione della domanda dopo un boom nel consumo di vino, che ha registrato il suo picco nel 2017. Da allora, come già indicato, la caduta nei consumi di vino in Cina sta incidendo pesantemente sulla contrazione del consumo a livello globale. In Giappone, secondo paese per consumo di vino in Asia, si stima nel 2021 un consumo di 3,3 Mio hl di vino (−5,4%/2020).

In America meridionale, si registrano alcune differenze nei comportamenti di consumo tra i diversi paesi. In Argentina, il consumo di vino nel 2021, pari a 8,4 Mio hl, è diminuito dell’11,1% rispetto al 2020, anno che ha visto un aumento del consumo anche durante la pandemia da Covid-19. Il consumo di vino in Argentina mostra una chiara tendenza al ribasso a partire dall’inizio di questo secolo. La contrazione è aggravata dal ridotto potere d’acquisto dei consumatori in seguito alla crisi economica e alla svalutazione della moneta che interessa il paese. Al contrario in Brasile, secondo mercato dell’America meridionale, si registra nel 2021 un consumo di 4,1 Mio hl, con una crescita dell’1,2% rispetto al 2020, il valore più alto dal 2000. È possibile attribuire il boom nel consumo di vino degli ultimi due anni a un cambiamento nei modelli di consumo avvenuto durante la pandemia, nel corso della quale è cresciuta la domanda di vino da parte del Brasile.

In Sud Africa, dopo la revoca delle misure di confinamento del 2020 che prevedevano la proibizione della vendita di alcol a livello locale per quattordici settimane, il consumo di vino stimato nel 2021 è di 4,0 Mio hl, il 27,5% in più rispetto 2020. Si tratta tuttavia di un valore del 5,3% più basso rispetto all’ultima media quinquennale. In Australia, decimo mercato mondiale in termini di volume, il consumo di vino nel 2021 è stimato in 5,9 Mio hl, una cifra di poco superiore a quella del 2020 (+0,3%) ma più alta del 7,9% rispetto all’ultima media quinquennale. Si tratta del più alto livello di consumo mai registrato in Australia.

Per scaricarsi copia della nota congiunturale con tutte le tabelle e i grafici clicca QUI

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