Il convegno “Dedicato alla grappa piemontese”, organizzato dall’Accademia Italiana della Vite e del Vino e dall’Istituto Grappa Piemonte ad Asti lo scorso 7 ottobre 2006, è stato l’occasione per riflettere sulle speciali dinamiche del mercato della grappa (l’evento ha goduto anche del patrocinio dell’Istituto Nazionale Grappa, della Regione Piemonte, della Provincia di Asti e della CCIAA di Asti). Riportiamo di seguito quanto ha affermato sul mercato della grappa Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa.
===La grappa, acquavite italiana di bandiera, è oggi uno dei pochissimi distillati che non subisce la flessione del mercato degli alcolici e che non risente delle turbolenze degli effetti-moda (come quelli che per esempio hanno influenzato il mercato delle vodke prima, delle vodke aromatizzate poi, e ancora quello dei whisky e oggi dei rhum). Questo perché la grappa è un prodotto fortemente di nicchia: con circa quaranta milioni di bottiglie equivalenti essa rappresenta una quota di mercato molto minoritaria rispetto agli altri distillati che vantano produzioni di molte centinaia di milioni di pezzi.
Ma è soprattutto l’estrema territorialità della grappa che la pone su un piano diverso da quello della quasi totalità degli alcolici: derivata direttamente dalle vinacce, essa viene prodotta in tutto il Paese (mentre il cognac, per esempio, deriva solo da una regione estremamente circoscritta della Francia). Acquista così le straordinarie caratteristiche organolettiche di ogni vitigno da cui è distillata, offrendo un ventaglio multi-sfaccettato di livelli qualitativi, che la rendono particolarmente attraente per il consumatore.
La frammentazione e le piccole dimensioni dei produttori inoltre, se da una parte non consentono loro di affrontare individualmente il mercato con mezzi di comunicazione di massa, dall\’altra offrono una varietà straordinaria di qualità, determinate dai diversi sistemi produttivi, spesso e volentieri studiati ad hoc e personalizzati dalle stesse famiglie, e spesso anche oggetto di interesse culturale e industriale.===
L’Istituto Nazionale Grappa è stato fondato nel 1996. Attualmente, attraverso gli Istituti regionali aderenti o direttamente, l’Istituto Nazionale Grappa rappresenta circa il 70% della grappa distillata e oltre 100 aziende. All\’Istituto Nazionale Grappa aderiscono l’Istituto Grappa Piemonte, l’Istituto Grappa della Valle d’Aosta, l’Istituto Grappa Lombarda, l’Istituto Grappa Veneta, l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, l’Associazione Produttori Grappa dell’Alto Adige e numerosi produttori singoli. Oltre alle organizzazioni regionali possono infatti aderire all’Istituto Nazionale Grappa le imprese che producono o commercializzano grappa con marchio proprio che hanno sede in una regione in cui non è presente un sodalizio associato all\’Istituto Nazionale Grappa.
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