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Secondo le analisi di Bath Haas, il più grande produttore di luppolo al mondo, il mercato mondiale della birra si è leggermente ripreso nel secondo anno della pandemia di coronavirus. La produzione combinata dei 40 maggiori produttori di birra del mondo nel 2021 è aumentata da circa 80 milioni di ettolitri a quasi 1,7 miliardi di ettolitri, con un aumento di poco inferiore al cinque percento, portando la loro quota totale di mercato al 91,4%.

 

 

Questo è uno dei fatti contenuti nella classifica “Top 40 Breweries” pubblicata nel Barth Haas Report 2021/2022.

 

Particolarmente degna di nota è l’elevata percentuale di gruppi di produttori di birra in testa alla classifica: i primi quattro: AB InBev, Heineken, Carlsberg e China Res. Snow Breweries – da sole rappresentavano un buon 61% della produzione di birra dei primi 40 birrifici. AB InBev si è piazzata in testa alla classifica con una produzione di quasi 582 milioni di ettolitri (34%).

 

 

Il 2021 ha prodotto vincitori e vinti tra le diverse nazioni produttrici di birra. Molti paesi dell’Europa occidentale hanno ancora lavorato sotto le restrizioni legate al COVID. Quasi tutti i birrifici della roccaforte tedesca della birra, ad esempio, hanno dovuto affrontare perdite di produzione. Per i paesi nella maggior parte delle altre regioni del mondo, tuttavia, la situazione si è leggermente attenuata, con le vendite di birra in aumento in molti luoghi.

 

 

Le fusioni e le acquisizioni modificano il mercato a livello internazionale, anche il 2021 ha visto cambiamenti di mercato derivanti da fusioni e acquisizioni, sebbene l’anno sia stato caratterizzato principalmente dal consolidamento delle partecipazioni di minoranza. Heineken, ad esempio, ha acquisito una partecipazione di maggioranza in United Breweries in India e ha preso il controllo di Namibia Breweries rilevando il Gruppo Distell. Kirin/Lion ha acquisito Bell’s Brewing, pioniere nel segmento dell’artigianato americano, e ha consolidato la sua posizione di leader in questo segmento di mercato fondendola con New Belgium Brewing, già di proprietà del gruppo.

 

 

Ci sono stati segnali di ulteriori cambiamenti del mercato nel primo trimestre del 2022: a marzo, Heineken e Carlsberg hanno entrambi annunciato che si sarebbero ritirati dal mercato russo in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Per lo stesso motivo, AB InBev ha dichiarato ad aprile di voler vendere la sua quota nella joint venture con il birrificio turco Anadolu Efes che opera in Russia.

Qui la tavola dei dati 2021 dei primi 40 birrifici nel mondo
Fonte: www.barthhaas.com/

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