Pinterest LinkedIn

Il Ministero del Commercio della Repubblica Popolare cinese ha dato avvio ad un’indagine finalizzata a verificare la sussistenza di pratiche di dumping commerciale riguardo l’importazione di distillati di vino di origine comunitaria.

Tale misura è stata intrapresa alla luce di sollecitazioni giunte dalla China Liquor Industry, l’associazione nazionale che rappresenta i produttori di spiriti che lamenta un danno all’industria locale.

L’iniziativa desta preoccupazione tra i produttori nazionali, oltre che europei. A seconda dei suoi esiti, e delle decisioni che verranno prese dal Governo della Repubblica Popolare cinese, potrebbe infatti configurarsi, per il settore italiano della produzione e commercializzazione di acquaviti, in particolare il Brandy, una nuova limitazione al commercio internazionale, nonché un probabile innalzamento dei dazi all’importazione, già a partire da due mesi dall’avvio dell’indagine, presentata il 5 gennaio 2024.

Ricevi le ultime notizie! Iscriviti alla Newsletter


Commenta la Presidente Micaela Pallini: “Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una vera e propria ritorsione che rischia di colpire ingiustamente un settore estraneo ad una querelle di natura politica, supponiamo in parte legata all’indagine attivata dalla Ue sui veicoli elettrici cinesi”.

“Non dimentichiamoci – aggiunge la Presidente Palliniche il settore, in virtù della controversia Airbus-Boeing ha subito dazi ad valorem pesantissimi negli Stati Uniti per circa due anni dal 2019 al 2021. In uno scenario internazionale così incerto e delicato, segnato da conflitti, non è auspicabile intraprendere nuove guerre commerciali. Tra l’altro non è la prima volta che la Cina colpisce duramente uno dei settori emblema del Made in Italy, circa 10 anni fa già il vino fu oggetto di un’indagine simile e grazie ad un intenso lavoro di diplomazia europea si riuscì a trovare una soluzione condivisa”.

Federvini, l’associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti, auspica che le istituzioni nazionali e comunitarie non facciano mancare il proprio supporto e che a livello diplomatico sia attivato un confronto costruttivo per scongiurare misure di ritorsione.

FONTE: Ufficio Stampa Federvini

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

18 − quindici =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina