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Entra nella storia Jannik Sinner con il primo successo in carriera in uno Slam, dopo un match combattutissimo l’azzurro batte il russo Daniil Medvedev per tre set a due, rimontando due set di svantaggio. Con il punteggio di 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 diventa il primo italiano a vincere agli Australian Open, 48 anni dopo il Roland Garros targato Adriano Panatta, l’ultimo italiano a vincere uno slam nel 1976. Un acuto quello di Sinner che arriva due mesi dopo dalla seconda Coppa Davis conquistata a Malaga insieme ai compagni di maglia azzurra. A Melbourne mancava una vittoria di un tennista diverso dal trio Djokovic, Federer e Nadal dal 2004, se non si tratta di un cambio della guardia poco ci manca, dopo la semifinale dove Sinner aveva piegato il n.1 del mondo Djokovic.

La vittoria di Sinner è stata festeggiata un po’ in tutta Italia, dalla sua Sesto Pusteria ma anche a Torino alla Nuvola Lavazza, 16.000 km di distanza dall’Australia dove erano presenti i Carota Boys, radunati per assistere al match su un maxi-schermo insieme a un folto pubblico. Il marchio di caffè torinese è stato tra i primi a scommettere sulla crescita di Sinner, legandosi con una sponsorship che segue il grande interesse di Lavazza per il tennis, azienda che ha contribuito in maniera determinante a fare arrivare sotto La Mole le Apt Finals, oltre ad essere il caffè ufficiale degli Slam nel tennis. Tra gli sponsor di Sinner, che ha un contratto molto importante con Nike (150 milioni di € in dieci anni), oltre ad accordi con nomi del calibro di Rolex, Fastweb, Head, Intesa Sanpaolo, Alfa Romeo, Pigna e Panini, c’è ancora spazio per il food&beverage.

Oltre a Lavazza infatti c’è solo Parmigiano Reggiano tra le partnership ufficiali del ventiduenne altoatesino, testimonial perfetto non solo per i risultati sul campo ma anche per il comportamento esemplare fuori e la faccia pulita. Basta ascoltare le sue dichiarazioni a Melbourne, dopo essersi congratulato con l’avversario sconfitto dopo un’impresa durata 3 ore e 46 minuti, ha ringraziato i suoi genitori perché gli hanno dato la possibilità di scegliere lo sport che gli piaceva, senza pressioni e costrizioni. Una lezione da figlio modello, ora che ha messo in bacheca il suo primo Slam è chiaro che il cachet è destinato a salire. Tra le aziende del settore alimentare interessate a Sinner qualche anno fa secondo alcune indiscrezioni c’erano stati degli ammiccamenti con Barilla, in cerca di un degno erede di Roger Federer storico testimonial del colosso di Parma, così come nell’ambiente si era vociferato di rumors sulla possibilità da parte di Ferrero di legare il tennista con la linea Kinder. Sempre in ambito beverage tra i marchi che hanno investito di più nel tennis negli ultimi anni c’è Acqua Valmora, con il marchio della famiglia Damilano che ha legato il suo nome a tornei importanti del circuito Apt ma non direttamente a un giocatore.

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