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Rientrati oggi dal congresso nazionale, i JRE si preparano a partire con le nuove attività nei propri ristoranti. Dal 26 marzo al 3 aprile, infatti, sedici Giovani Ristoratori d’Europa proporranno la birra Pilsner Urquell in abbinamento ad un piatto, studiato ad hoc, utilizzandola spesso come ingrediente.Pilsner Urquell, la birra che ha dato origine a tutte le birre chiare, prosegue il suo “viaggio” al fianco di una delle associazioni più prestigiose del settore, non solo nel Bel Paese, i Jeunes Restaurateurs d’Europe – il network di giovani chef e proprietari di ristoranti alfieri della ristorazione d’eccellenza e dell’alta gastronomia.

Martedì 26 marzo, dopo il successo delle precedenti edizioni, riparte il Giro d’Italia con Pilsner Urquell che si concluderà il 3 aprile; saranno 16 gli chef impegnati a proporre, per oltre una settimana, Pilsner Urquell in abbinamento ad un loro piatto, studiato apposta per l’occasione. Il presidente italiano, Andrea Sarri, ha sottolineato anche durante il congresso dei JRE appena concluso, in Franciacorta, lo stretto rapporto tra Pilsner Urquell e l’associazione «È una collaborazione che ci sta dando molte soddisfazioni, specialmente in un momento in cui, anche tra i nostri associati, c’è molta attenzione alla cucina con la birra – ha affermato – e Pilsner Urquell si conferma partner ideale per dare continuità al nostro percorso gastronomico che unisce la forza della tradizione a una costante attenzione alle novità e al mondo che cambia». «I Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia – ha spiegato Luca Beretta, Business Unit Director Pilsner Urquell Italia – incarnano perfettamente la figura di ambasciatori del brand Pilsner Urquell e rappresentano al meglio quello che è per noi il concetto di qualità, di eleganza e modernità pur mantenendo un solido legame con la tradizione. Ci siamo scelti anni fa per portare avanti insieme questi valori e siamo felici di andare avanti e crescere, sempre più coesi».Gli chef che aderiscono al progetto sono: Daniele Usai del ristorante Il Tino di Lido di Ostia (Roma), Ombretta e Filippo Saporito de La Leggenda dei Frati di Castellina in Chianti (Si), Marco Parizzi del ristorante Parizzi di Parma, Francesco e Mario Sposito della Tavernia Estia di Brusciano (Na), Vittorio e Marco Colleoni del San Martino di Treviglio (Bg), Marco Stabile dell’Ora d’Aria di Firenze, Fabrizio Ferrari del ristorante Al Porticciolo 84 di Lecco, Marcello Trentini del Magorabin di Torino, Leonardo Vescera del ristorante Il Capriccio di Vieste (Fo), Piergiorgio Siviero del Lazzaro 1915 di Pontelongo (Pd), Cristiano Tomei del ristorante L’Imbuto di Lucca, Nicola Fossaceca del ristorante Al Metrò di San Salvo Marina (Ch), Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto (Na), Piero d’Agostino del La Capinera di Spisone Taormina (Me), Alessandro Dal Degan del ristorante La Tana di Asiago (Vi) e Paolo Zoppolatti del ristorante Al Giardinetto di Cormons (Go).

+info: ufficio stampa

INFOFLASH/PILSENER URQUELL
La patria della birra Pilsner è la Repubblica Ceca. Il termine Pilsner deriva, infatti, dal luogo in cui Pilsner Urquell nacque, la città di Pilsen in Boemia, a circa 100 km da Praga, tanto che il significato letterale del suo nome è “Pilsner dalla fonte originale”. Il successo e l’innovazione che questa nuova birra ceca ha rappresentato e le numerose imitazioni di cui è stata oggetto hanno fatto sì che i termini “pilsner” o “pils” vengano tuttora usati in tutto il mondo per indicare un’intera categoria: la birra chiara a bassa fermentazione. Tuttavia Pilsner Urquell è la sola legittimata a chiamarsi Pilsner. L’autenticità di ogni bottiglia è garantita dal sigillo rosso sul quale sono rappresentati i cancelli della fabbrica di Pilsen, in cui nacque e dove ancor oggi è prodotta con gli ingredienti locali più raffinati e con un processo di fermentazione unico. Inoltre, dal 2008 la “České pivo” (birra ceca) fa parte dell’elenco di prodotti alimentari tutelati dal marchio UE, ottenendo l’IGP – Indicazione Geografica Protetta Il marchio IGP garantisce che il prodotto sia parzialmente o totalmente realizzato in una determinata zona geografica. Il principio della tutela consiste nel fatto che la birra ceca si distingue per la procedura tecnologica specifica. Questo significa che sul mercato europeo non possono presentarsi prodotti con il nome “České pivo” che non rispondano ai requisiti delle procedure tecnologiche tradizionali. +info: www.pilsnerurquell.com/it/

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