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Un’indagine congiunta di Le Monde e Radio France ha scoperto l’uso diffuso di tecniche di purificazione illegali nell’industria dell’acqua in bottiglia francese, coinvolgendo diverse aziende come il gruppo Nestlé Waters. Secondo l’inchiesta, almeno un terzo dei marchi francesi di acqua di sorgente e minerale, tra cui famosi come Vittel, Hépar, Perrier, ha utilizzato metodi non conformi alle normative, pur avendo l’obbligo di garantire che l’acqua proveniente da risorse sotterranee fosse sicura da bere alla fonte senza ulteriori trattamenti.

Come in Italia, anche in Francia, non è vietato trattare e purificare le acque ma in questo caso non possono essere etichettate come acqua minerale o di sorgente. L’unico trattamento permesso per le acque minerali è l’aggiunta di anidride carbonica per renderle frizzanti. In caso di acque trattate in Francia le acque devono essere etichettate con una dicitura che indica che sono state rese potabili tramite trattamento, mentre in Italia si usa il termine “acque destinate al consumo umano”.

 

Nestlé, il colosso alimentare svizzero, ha ammesso di aver violato le normative francesi nel trattamento dell’acqua minerale imbottigliata per evitare contaminazioni batteriche o chimiche sporadiche. La loro sussidiaria, Nestlé Waters, ha utilizzato diverse tecniche di purificazione sui prodotti etichettati come “acqua minerale”. Queste tecniche includevano la microfiltrazione a livelli più fini, l’uso di filtri a carboni attivi e sistemi a raggi ultravioletti, ammessi in altre giurisdizioni ma non conformi alle normative francesi sull’acqua minerale naturale.

Il governo francese, consapevole di queste pratiche dal 2021, ha cercato di gestire la situazione con discrezione, allentando le regolamentazioni attraverso ordinanze prefettizie per consentire la microfiltrazione, una pratica precedentemente considerata non conforme. Tuttavia, la conformità di questi allentamenti con la legge europea rimane incerta, poiché la Francia non ha informato né la Commissione Europea né gli stati membri dell’UE come previsto dalla Direttiva 2009-54-C.

Nestlé ha segnalato proattivamente queste pratiche alle autorità francesi nel 2021, proponendo diverse opzioni per garantire la conformità. In risposta, le autorità hanno validato l’uso di microfiltri più fini, considerandoli coerenti con il quadro normativo. Allo stesso tempo, Nestlé ha rimosso i trattamenti non permessi dalla legislazione francese.

 

Come risultato, Nestlé ha preso decisioni difficili ma necessarie, come la sospensione di alcune fonti dedicati ai marchi Hépar e Contrex. Inoltre, ha aggiunto due nuovi fonti per la produzione di una nuova gamma di bevande non etichettate come “acqua minerale”, vendute sotto il nuovo marchio Maison Perrier, per rispondere alle tendenze dei consumatori nel dinamico mercato delle bevande.

Fonte: www.lemonde.fr/en/environment/article/2024/01/30/revealed-france-s-bottled-water-plants-widely-used-fraudulent-purifying-techniques_6477927_114.html

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