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Le tecnologie di codifica disponibili sono numerose, ciascuna con i propri punti di forza in diverse applicazioni. Le stampanti a getto d’inchiostro continuo (CIJ) sono le soluzioni più comunemente utilizzate per la codifica primaria nel settore delle bevande.

Getto di inchiostro continuo

 Il CIJ mantiene un posto importante nel mercato, in quanto in grado di stampare su quasi tutti i supporti compreso le lattine di metallo. I marcatori CIJ dispongono di una vasta gamma di inchiostri che, includendo diversi colori per garantire leggibilità su qualsiasi colore di substrato, inchiostri rimovibili per la tracciabilità interna o bottiglie a rendere, inchiostri aderenti su bottiglie bagnate, inchiostri leggibili con UV anti-contraffazione, e molti altri, facilitano la scelta della soluzione migliore di codifica.

 Dal cartone al vetro, dalla plastica al metallo, i CIJ possono stampare da una a più righe di testo e loghi con velocità superiori ai 2.600 caratteri al secondo. Ulteriore versatilità è data dalla testina di stampa compatta che può essere situata sopra, accanto o sotto una linea di produzione – anche movimentando la stessa sui prodotti accoppiati quali gli yogurt, ecc. Con la produzione di modelli sempre più leggeri, i codificatori CIJ sono in grado di essere rapidamente spostati da una linea di produzione all’altra senza problemi di installazioni e riconfigurazione dei parametri di linea.

Marcatori macro carattere

 I codificatori del packaging secondario sono particolarmente adatti per la stampa di dati variabili su scatole di cartone. Le richieste di codifica di solito riguardano testo e grafica che siano facilmente leggibili da lontano, pertanto i “case coder” possono stampare messaggi di grande formato e con una alta risoluzione su una discreta varietà di superfici e materiali. Facili da configurare e regolare, la loro affidabilità ed i costi di stampa prevedibili li rendono adatti a linee di produzione in una vasta gamma di settori.

Marcatori LASER

 I marcatori laser sono dotati abitualmente da fonti CO2 sia con frequenze di emissione standard da 10,6 µm – ideale per vetro, capsula ed etichetta – sia nella versione 9,3 µm specifica per la codifica del PET. La ricerca di marcature anticontraffazione ha spinto molti produttori ad utilizzare fonti differenti quali YAG o fibra per andare a stampare datamatrix e QR code sui tappi e sigilli di sicurezza dei prodotti di fascia alta.Dotati di un ampio range di potenze di emissione – da 10 ad oltre 100 watts –, sistemi di movimentazione specchi dotati di motorizzazioni ultraveloci e dispositivi a testa separata, si presentano sul mercato come ottime soluzioni da integrare all’interno delle sofisticate e veloci linee di imbottigliamento automatico

 Per maggiori informazioni: Tradex srl – www.tradexsrl.com – – Tel 0331.756.441– Fax 0331.756.433

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