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VINO ITALIANO NEL MONDO

I cinesi adorano le griffe, e anche nel vino ricercano l’idea di status symbol e lusso: insomma, Brunello di Montalcino e Barolo come Valentino e Prada. I brasiliani, amano sperimentare nuove etichette mentre i russi sono disposti a spendere grosse cifre. È questo l’identikit, stilato da www.winenews.it, dei nuovi consumatori mondiali, potenziali mercati di riferimento del futuro per il vino made in Italy, di cui si parlerà a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com).

Vinitaly VINI PASSITI Al Vinitaly 2013 di Verona, Domenica 7 aprile 2013 ore 15 Sala C – 1° piano Pad. 9, protagoniste saranno le donne sempre più in primo piano nel mondo del vino. Presenti nei ruoli importanti evidenziano le loro competenze e le loro capacità imprenditoriali in ogni settore della filiera dimostrando di essere una valida risorsa per il nostro Paese. Sei produttrici accomunate da una grande passione e sensibilità femminile, ci condurranno in un affascinante percorso di deliziosi vini passiti dolci, nobili, spesso rari, di elevata qualità, ottenuti dall’appassimento dei grappoli migliori attraverso una complessa vinificazione. Sono prodotti speciali, frutto di faticoso lavoro, di impegno e dedizione, che rappresentano l’eccellenza e la tradizione della nostra terra e, grazie alle loro peculiari caratteristiche di vini prestigiosi, conquistano ogni giorno di più il gusto dei consumatori italiani e stranieri. “Il Vinitaly ha la proprietà di riunire intorno al vino il mondo intero – dichiara il Presidente Nazionale Mario Del Debbio. La FISAR, come sempre, sarà protagonista di questa universalità con degustazioni, seminari e momenti aggregativi. L’invito – conclude il Presidente – è di venirci a trovare all’interno dei nostri spazi istituzionali per condividere momenti unici di comune passione”. L’evento rientra nella programmazione ufficiale Vinitaly 2013 della FISAR Nazionale attraverso la FISAR in ROSA con il contributo per la parte operativa di Antonio Deviitis. Il servizio dei vini sarà a cura del sommelier del Coordinamento FISAR Italia Nord Est.

Vini italiani Cina Un grande tour lungo tutta la Penisola, per scoprire “ da vicino” dove nasce e come è prodotto il vino italiano. Un educational che vedrà protagonisti una delegazione di opinion leader e operatori tecnici cinesi, nel mese di aprile, e successivamente una delegazione di distributori e buyer sempre provenienti dal Paese della Grande Muraglia. Questa azione di incoming, formativa e informativa, rappresenta la fase 2 del progetto del progetto “Vini italiani in Cina”, finanziato e promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, attraverso una convezione con Federvini e Unione Italiana Vini. Obiettivo del progetto è infatti promuovere la conoscenza delle principali denominazioni enologiche italiane, facendo leva sul legame con il territorio, la storia e le tradizioni, anche con il coinvolgimento dei costruttori di macchinari per imballaggio e confezionamento di prodotti enogastronomici.

pranzo a casaCon il 44 per cento degli italiani che va più spesso a mangiare da genitori o parenti, cambia profondamente lo stile di vita degli italiani per effetto della crisi. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti “Gli italiani a tavola nel tempo libero con la crisi” presentato in occasione dell’avvio della campagna di prevenzione oncologica della Lilt alla quale collabora la Fondazione Campagna Amica con l’offerta nei mercati degli agricoltori di extravergine italiano al 100 %. La tendenza a riunire più frequentemente la famiglia a tavola durante il tempo libero – sottolinea la Coldiretti – è peraltro comune alle diverse aree geografiche del Paese e riguarda il 37 per cento degli italiani residenti nel nord ovest, il 40 per cento di quelli del nord est, il 44 per cento di quelli del centro, il 47 per cento delle isole e il 55 per cento del sud, secondo il rapporto Eurispes 2013 dal quale si evidenzia che l’87 per cento degli italiani ha ridotto le spese per i pasti in ristoranti e pizzerie.

capsule-caffe Il monoporzionato ha certamente rivoluzionato il mercato negli ultimi anni, prima con le cialde e poi con le capsule. Eppure da una recente indagine di AperteMente per l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè emerge che solo il 14% degli italiani ha in casa una macchina a cialde o capsule. Una percentuale sicuramente interessante, ma comunque una fascia di popolazione ancora ridotta rispetto al totale. L’indagine rivela anche le motivazioni dell’utilizzo sono soprattutto la comodità, intesa come praticità d’uso e il fatto di non sporcare. Inoltre chi usa il monoporzionato ritiene che la qualità del prodotto finale sia buona e apprezza l’assortimento e la varietà di scelta. Interessante notare come la propensione all’uso cresca con la scolarità: se tra chi ha frequentato solo la scuola dell’obbligo l’uso è al 7%, cresce invece al 18% tra chi un titolo di studio superiore.

Ismea

ISMEA distribuzione alimentare italiana Cresce nel 2012 il giro d’affari legato all’export di vini tricolore. Le elaborazioni Ismea dei dati Istat indicano nell’anno appena trascorso introiti per 4,7 miliardi di euro, in aumento del 6,5% rispetto al 2011, nonostante una riduzione importante dei volumi esportati. A varcare i confini nazionali sono stati infatti poco più di 21 milioni di ettolitri di vino, l’8,8% in meno del 2011, per effetto degli alti prezzi unitari e della minore disponibilità di prodotto. Sono in particolare gli sfusi a subire una riduzione dei quantitativi immessi sul mercato estero (-20,9%) a fronte di valori in crescita del 10,8%. Limitata a un meno 2% la flessione delle vendite oltrefrontiera dei vini imbottigliati che, di contro, hanno segnato una progressione del più 5% in termini monetari.

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