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Nei giorni scorsi la società di ricerche Gallup ha diffuso i risultati del suo annuale questionario sui consumi di bevande alcoliche negli Stati Uniti d’America, una raccolta di dati via via implementata fin dal 1939 e quest’anno effettuata tra il 3 e il 27 luglio scorsi.

Oggi, il dato non diverge molto da quanto riscontrato lo scorso anno, il 62% degli adulti di età pari o superiore ai 18 anni ha dichiarato a Gallup di consumare, anche solo occasionalmente, vino, birra o superalcolici. Questa percentuale è in linea con quella media di lungo periodo (1939-2023) che si attesta al 63%, ma rimane distante dai massimi registrati tra il 1974 ed il 1981, quando si arrivò a registrare picchi del 71%. La percentuale di chi tra i consumatori statunitensi si dichiara oggi totalmente astemio è invece del 38%.

I tassi di consumo più alti sono stati registrati tra gli adulti di mezza età, con reddito maggiore e con istruzione universitaria.

 

 

La birra rimane la bevanda alcolica preferita tra i bevitori americani con il 37% delle risposte, prendendo, rispetto al sondaggio dell’anno passato, ben due punti percentuali sul vino, ora al solo 29% delle preferenze. Ricordiamo che nel 2005 vi era stato un sorpasso del vino sulla birra (39% vs 36% delle preferenze) e che ancora negli anni 2011 e 2013 vi era stato un sostanziale pareggio tra le due bevande. Il 31% degli intervistati ha invece dichiarato a luglio di bere più spesso superalcolici: gli spirits hanno quindi per la prima volta dal 1939 superato il vino nelle preferenze di consumo.

Fonte: www.news.unioneitalianavini.it

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