Non sarà un vero e proprio “ponte” quello di Ognissanti che si prepara a portare una ventata di turisti nelle campagne italiane. Secondo le stime di Coldiretti e Campagna Amica, saranno quasi 600mila le presenze negli agriturismi tra soggiorni brevi e pranzi o cene nelle oltre 26mila strutture attive sul territorio nazionale. Un dato che conferma il trend di crescita del turismo rurale, con un incremento stimato del 10% rispetto allo scorso anno. La maggior parte dei visitatori sarà italiana, ma aumenta anche la componente internazionale: tedeschi, francesi e olandesi risultano i più attratti dalla vacanza in campagna.
Birraturismo in crescita, bene le sagre
A spingere la domanda sono soprattutto le esperienze legate alla stagione autunnale: raccolte, degustazioni e attività all’aria aperta che permettono ai turisti di vivere da vicino la produzione agricola italiana. Sul podio delle preferenze spicca l’enoturismo, affiancato da oleoturismo e visite dedicate ai formaggi. Crescono anche settori emergenti come il birraturismo e il turismo legato a funghi e tartufi, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè. Con l’arrivo dell’autunno tornano protagonisti i prodotti tipici: vino nuovo, olio extravergine, castagne, funghi e tartufo animano sagre e feste locali. Un’abitudine consolidata: sette italiani su dieci partecipano almeno una volta l’anno a un evento enogastronomico, confermando il ruolo centrale della cucina come veicolo di cultura e socialità.
Made in Italy rurale
“Il ponte conferma la crescita del turismo esperienziale emersa durante l’estate: gli agriturismi rappresentano la sua espressione più autentica e contribuiscono alla destagionalizzazione dei flussi” – spiega Dominga Cotarella, presidente di Campagna Amica e Terranostra – “Questo weekend è un test anche in vista della stagione invernale, per migliorare ulteriormente risultati già positivi nel 2025”. Il comparto agrituristico italiano continua a rafforzarsi: 26.129 agriturismi attivi (+41% dal 2008), 21.163 strutture con alloggio per 303.000 posti letto, 13.023 aziende con ristorazione e 535.000 coperti, 6.530 proposte di degustazioni (+115% dal 2008), 12.973 attività tra sport, cultura e ricreazione (+25% in 15 anni) Un modello che unisce accoglienza, tradizione e sostenibilità, confermandosi uno dei simboli più solidi e apprezzati del Made in Italy rurale.




