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Serata tributo martedì 18 luglio per un mito della distillazione e della miscelazione storica come Appleton Estate 17 Year Old Legend, in onore dell’eredità di uno dei rum più emblematici mai prodotti in Appleton Estate, il J. Wray & Nephew 17 Year Old. Protagonisti dell’evento la divisione Rare di Campari Group rappresentata da Aldo Bruno Russo,  ospite al Rita’s Tiki Room di Milano uno dei migliori divulgatori di rum in circolazione in Italia e non solo, ovvero Marco Graziano. Le sue Vie del Rum questo giro hanno deviato in direzione Giamaica, una terra magica dove ad ogni angolo si respira profumo del distillato da canna da zucchero, registrando il più alto numero di bar pro-capite al mondo.

Clima caldo per il lancio di una super limited edition come Appleton Estate 17 Year Old Legend, uno dei cavalli di razza di Appleton Estate, la più antica distilleria di rum operativa ininterrottamente dell’isola dal 1749, situata nella valle di Nassau in Jamaica ed entrata nell’orbita di Campari Group nel 2012. “In maniera automatica in Jamaica tutti convergono su Appleton, perché fa parte della storia del popolo giamaicano e ha rivoluzionato il modo di bere rum- racconta Marco Graziano fra aneddoti e dettagli- Ogni bottiglia di rum Appleton Estate è un concentrato delle uniche ricchezze naturali di cui abbonda questo territorio, con molte varietà locali di canna da zucchero, lieviti non OGM per la fermentazione e il ruolo fondamentale dell’acqua”. Un tropical aging dove Marco Graziano conduce i partecipanti prendendoli per naso e bocca dentro un viaggio nel Black River, il fiume che scorre sotto terra attraversando la Jamaica, parlando dal “Devil’s Share”, la perdita di prodotto per via dell’evaporazione che da quelle parti fa cedere anche sino al 10% il primo anno, arrivando al 5/6% gli anni successivi, con l’assaggio in degustazione anche dell’Appleton Estate 15YO e dell’Appleton Estate 21YO.

Big Mama esclama Graziano, parlando della figura della leggendaria Joy Spence, la Master Blender in Appleton Estate dal 1981, che ha elaborato un rum straordinario consultando manoscritti d’archivio, impiegando formule originali del suo maestro Owen Tulloch, ricreando così fedelmente lo stile del J. Wray & Nephew 17 Year Old. Un potere magico di ricostruire indietro nel tempo che solo i grandi hanno la capacità di fare, ma con grande facilità e naturalezza, da parte della prima Master Blender donna della storia. Una super limited edition che riporta in vita una delle referenze più iconiche della produzione di Appleton Estate, quindi si potrebbe anche parlare di rilancio con l’utilizzo di solo 10 botti per confezionare complessivamente 1.500 bottiglie, di cui solo 140 riservate al mercato italiano disponibili sul sito rarespirits.it, prezzo intorno ai 500 dollari per l’acquisto di un pezzo singolo.

Quando l’originale J. Wray & Nephew 17 Year Old vide la propria produzione interrotta nel 1981, addetti ai lavori e appassionati compresero il rischio di perdere un prodotto di assoluto prestigio, mettendo in atto una rincorsa a una delle pochissime bottiglie rimaste in circolo che ha coinvolto i collezionisti di tutto il mondo. Decenni di sperimentazione, ricerca e tecnica, per arrivare a una versione unica di Appleton Estate 17 Year Old Legend, la sintesi di quattro rarissimi distillati che erano stati messi da parte a riposare in Appleton Estate in sole 10 botti, un prodotto che rimarrà immortalato nel tempo. Complessivamente sono state prodotte solo 1.500 bottiglie, per non essere mai più ricreate. La versione di Appleton Estate 17 Year Old Legend presentata a Milano è stata imbottigliata nel 2022 dopo un invecchiamento di minimo 17 anni tropicali, che equivalgono a più di 40 anni di invecchiamento in un clima temperato. L’attento processo ha creato un rum unico, da bere liscio o nel celebre Mai Tai.

Un pezzo di storia miscelata, come raccontato da Edoardo Nono e Andrea Arcaini del Rita’s Tiki Room, che hanno percorso le tappe della miscelazione tiki, partendo dal papà Don the Beachcomber, sino al racconto della genesi del mitico cocktail Mai Tai creato da Victor “Trader Vic” Bergeron. Si narra che nella ricetta originale venne utilizzato proprio il J. Wray & Nephew 17 Year Old, facendolo diventare un classico del bere mondiale. Una miscelazione senza tempo, nata da un’ispirazione di Trader Vic dal 1944, mossa dal desiderio di creare un cocktail esotico sulla scorta del Daiquiri, per compiacere due suoi clienti, che esclamarono la fase “Maita’i roa a’e”, ovvero è il migliore in lingua polinesiana. I fortunati presenti alla serata di lancio milanese hanno assaggiato una versione stratosferica del Mai Tai con una ricetta dell’epoca rivisitata con 2 oz di Appleton Estate 17 Year Old Legend, 0,5 oz di curaçao all’arancia, 0,5 oz di succo di lime fresco, 0,5 oz di sciroppo di orzata.

INFO www.rarespirits.it

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