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Dopo l’acquisizione dell’italiana Peroni e dell’olandese Grolsch, il gruppo giapponese Asahi continua lo shopping in Europa orientale, rilevando diversi marchi dal gruppo Anheuser-Busch InBev, tra i quali la birra ceca Pilsner Urquell.

pillsner-urquell

L’operazione da 900 miliardi di yen – l’equivalente di 7,8 miliardi di dollari – consentirebbe a AB InBev, proprietaria della Budweiser, di eliminare gli ultimi ostacoli posti dal garante sulla concorrenza sorti dopo l’acquisizione da 10 miliardi di dollari della concorrente SABMiller, di cui facevano parte Peroni e Grolsch. Si tratta della maggiore acquisizione di attività nella produzione di birra fatte da una società giapponese all’estero.

Asahi rileverà noti marchi (oltre alla Pilsner Urquell in Repubblica Ceca, Tyskie e Lech in Polonia, Dreher in Ungheria, Kozel in Slovacchia e Ursus in Romania) che appartenevano alla SABMiller, dopo aver incorporato Peroni e Grolsch lo scorso aprile per 300 miliardi di yen. Altri fondi occidentali e cinesi erano interessati agli asset della SABMiller, ma secondo fonti interne, proprio il maggior canale distributivo della Asahi a livello globale ha fatto la differenza. L’operazione è soggetta all’approvazione della Commissione europea, ma si dovrebbe essere completata nella prima metà del 2017.

Quest’ultima operazione consentirà al gruppo giapponese  di conquistare una quota del 9 per cento sul mercato della birra europea esclusa la Russia, collocandolo al terzo posto nella classifica dei grandi produttori europei, dietro Heineken (20 per cento di quota) e Carlsberg (12 per cento). Gli investimenti fatti di recente dal gruppo giapponese in Europa mirano a compensare le possibili cadute di volume sul mercato giapponese, in fase di maturità.

+info: www.reuters.com/article/us-anheuser-busch-m-a-cee-beer-idUSKBN1420BS

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