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Vendemmia 2019 al via martedì 20 agosto in Franciacorta per la cantina Guido Berlucchi, l’azienda pioniera del metodo classico italiano e primo produttore del territorio Franciacortino. Un rito antico e al tempo stesso carico di modernità quello della vendemmia che si ripete ormai ogni anno dal 1961 in Berlucchi, la partenza della raccolta è iniziata dai dorati filari di Chardonnay del vigneto “Spina” a Cologne in provincia di Brescia. Al centro le grandi sfide della qualità, del cambiamento climatico e della “responsabilità” imprenditoriale di rappresentare un territorio di eccellenza enologica italiana nel mondo.

La vendemmia 2019 si prospetta un’annata di qualità secondo il parere autorevole di Arturo Ziliani, Amministratore Delegato ed enologo dell’azienda Guido Berlucchi. “La 2019 è stata un’annata caratterizzata da un maggio straordinariamente piovoso che ha causato fenomeni estesi di colatura fiorale, con una conseguente riduzione della quantità d’uva in pianta e un ritardo nella fioritura. I siccitosi mesi estivi hanno poi dato spazio a sporadiche piogge nelle ultime settimane, grazie alle quali si è lentamente raggiunta una piena e soddisfacente maturazione delle uve. Le forti escursioni termiche hanno poi contribuito a fissare molti profumi ed aromi all’interno degli acini, fondamentale requisito per un’annata di qualità.”

Il lavoro appena iniziato in vigna è stato preceduto da campionamenti minuziosi – con la raccolta selettiva di singoli acini all’interno di ogni filare – in modo da ottenere uno “spettro” veramente rappresentativo di ciascun vigneto. Questi hanno evidenziato livelli di maturazione ben differenziati da vigna a vigna, elemento fondamentale per poter gestire con attenzione e cura la raccolta di ogni appezzamento nella giusta tempistica e all’apice del suo equilibrio di maturazione. “E’ proprio grazie alla gestione scrupolosa di questa delicata fase- continua Arturo Ziliani- che è possibile ottenere, nei vigneti più vocati della proprietà, mosti di altissima qualità che diverranno la perfetta base per i nostri esclusivi Franciacorta millesimati, ottenuti senza l’aggiunta di sciroppo di dosaggio, che divengono perfetti testimoni della qualità del territorio. Un microclima unico, quello della Franciacorta, che unito alle premurose cure in campo ed all’esperienza nella lavorazione delle uve e dei mosti permette di ottenere un perfetto equilibrio tra acidità, morbidezza e struttura a dosaggio zero.”

In casa Berlucchi un moderato ottimismo, con una fotografia della situazione in vigna così descritta. “Sono moderatamente ottimista su questa annata, ma certamente è sempre più pressante la necessità di acquisire tecniche e pratiche agronomiche che permettano di contrastare l’evidente mutazione del clima – e di combinare queste con la sensibilità e l’esperienza di una grande squadra di talentuosi professionisti collaboratori come quelli che abbiamo in azienda – per ottenere la massima qualità”. Tra le novità da segnalare in perfetto spirito pionieristico che da sempre connota la Guido Berlucchi, da quest’anno la partecipazione al fianco di Antares Vision – multinazionale italiana leader mondiale nei sistemi di ispezione visiva, nelle soluzioni di tracciatura e nella gestione intelligente dei dati – a una sperimentazione innovativa della tecnologia iperspettrale applicata all’uva, tra le poche al mondo in questo settore. Tecnologia i cui risvolti spaziano dal monitoraggio preventivo dello stato fito-sanitario delle uve al trattamento – sempre in regime strettamente biologico – mirato al singolo grappolo, per rendere sempre più sostenibile la viticoltura. Proprio come le viti che coltiva, l’azienda Berlucchi rimane profondamente radicata nella tradizione, ma stende i suoi tralci verso un’innovazione virtuosa.

Ufficio Stampa:

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