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Secondo quanto riferisce la stampa belga, l’abbazia Sint-Benedictus di Hamont-Achel, meglio conosciuta come Achelse Kluis, è stata venduta all’imprenditore di Kempen Jan Tormans. Ora la birra Achel non è più una birra trappista.

 

 

L’Achelse Kluis era precedentemente appartenuto all’abbazia di Westmalle, un altro famoso birrificio trappista. Dopo la vendita di Achel ci sono ancora cinque birre trappiste in Belgio: Westmalle, Westvleteren, Chimay, Orval e Rochefort. Altre due birre trappiste riconosciute ATP sono in Olanda (La Trappe e Zundert), una in Austria (Stift Engelszell), una in Gran Bretagna (Prato di Tynt) e una anche in Italia a Roma  (Abbazia delle Tre Fontane), per un totale di 10 birrifici ATP attualmente operativi.

 

 

Il nuovo proprietario di Achelse Kluis vuole continuare tutte le attività commerciali esistenti dell’ex abbazia. Vuole sviluppare ulteriormente il potenziale turistico dell’abbazia che si trova accanto alla riserva naturale De Groote Heide al confine tra Belgio e Paesi Bassi. Uno dei piani è quello di convertire la vecchia abbazia, che è un sito del patrimonio protetto, e la nuova abbazia degli anni ’50 in un centro di riflessione e una pensione. L’aspetto degli edifici e la natura che li circonda saranno preservati.

 

 

Il birrificio rimarrà la punta di diamante economica di tutte le attività. Si prevede di aumentare l’attuale produzione di 5.000 ettolitri all’anno a 12.000 e entro il 2030 a 40.000 ettolitri. Nulla cambierà nelle ricette autentiche e le birre Achel continueranno ad essere prodotte nell’Achelse Kluis. Anche se le birre non potranno più essere chiamate birre trappiste, Tormans continuerà a sottolineare l’eredità dell’abbazia con la qualifica  ‘riconosciuta birra d’abbazia belga’.

 

Fonte: www.inside.beer/news/

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