Tutti sono d’accordo che la diffusione del gruppo caffè monoporzione è una delle tendenze più significative nel mercato del caffè degli ultimi anni, con aumenti a due cifre. In certe situazioni, dove la preparazione del caffè non si sviluppa su tutta la giornata, ma è concentrata in un numero di periodi di picco, l’uso di soluzioni porzionati assicura che il caffè possa essere servito di una qualità uniforme costantemente elevata che può essere replicata all’infinito, garantendo piena soddisfazione del cliente.
Cialde e capsule sono costanti nella loro miscele, la quantità e la consistenza del macinato, e l’attrezzatura che li trasforma produce un eccellente caffè cremoso con un aroma accattivante in meno di 20 secondi. Cialde e capsule offrono anche ai produttori buoni margini di profitto, perché costano cinque volte tanto quanto il caffè utilizzato in macchine per il caffè tradizionali. In realtà singole porzioni confezionate in carta o plastica rappresentan al momento il 4% delle vendite a volume, ma generano il 15% dei ricavi e nel commercio al dettaglio vengono vendute ogni anno 325 milioni di capsule, con una crescita del 20% registrata nel 2012.
E questo ha dato una grande spinta al business del caffè, che è un settore decisamente maturo. Anche due tra principali attori sulla scena competitiva – Kimbo e illy – hanno recentemente ampliato la propria gamma di prodotti con lo sviluppo congiunto della Capsula Sistema Uno per la produzione di caffè espresso a casa. Questa nuova linea, che è disponibile dallo scorso novembre, può essere utilizzata con i prodotti entrambe le marche.Quindi nuovi sapori stanno emergendo ed i grandi competitori stanno lavorando su varie strategie di marketing. Qual è il futuro del mercato cialde e capsule? Indubbiamente, i sistemi di caffè porzionato aprono la possibilità di offrire un buon espresso italiano in nuovi contesti, come nei grandi eventi all’aperto, durante le riunioni del centro città o in altre situazioni di street-food da cui è stato finora escluso.
Fonte: www.host.fieramilano.it/ dell’1.06.14
