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Il fallimento della Silicon Valley Bank in California con il salvataggio del governo federale venerdì, sta facendo tremare le borse mondiali (ieri Piazza Affari ha chiuso a -4%) ma anche la comunità vinicola della Napa Valley, della contea di Sonoma e della California settentrionale. La banca americana infatti non solo era l’istituto di credito di riferimento di startup e società hig-tec, ma anche delle cantine vinicole della zona che avevano molti dei loro conti personali e aziendali, oltre che prestiti per acquistare nuovi vigneti, costruire ed espandere cantine.

 

Secondo il sito web della Silicon Valley Bank, la banca aveva in pancia oltre 4 miliardi di dollari di crediti erogati all’industria vinicola dal 1994, con circa 1,2 miliardi di dollari di prestiti attualmente in essere, in base ai dati del 4° trimestre. La sua divisione vini, con sede sulla First Street nella città di Napa e guidata dal fondatore, Rob McMillan, era molto conosciuta in tutto il comparto vinicolo americano, compresa la stampa di settore visto che la Silicon Valley Bank era sponsor di molti eventi e pubblicava analisi e rapporti annuali e trend sul mondo del vino.

Il fallimento della Silicon Valley Bank si è verificato venerdì dopo che la banca aveva comunicato le sue difficoltà finanziarie e il suo piano per cercare ulteriori finanziamenti, generando una corsa agli sportelli da parte dei depositanti a ritirare i loro fondi, con conseguente intervento della FDIC, la Federal Deposit Insurance Corporation, una sorta di fondo di tutela dei depositi americano, autorizzato a rilevare l’istituto di credito senza chiedere l’accordo della banca. Le azioni della banca hanno fatto segnare -62% nella seduta del 9 marzo e -66% nelle contrattazioni del 10 marzo, causando il fallimento della Silicon Valley Bank con una perdita di 1,8 miliardi di dollari sulla vendita di titoli del Tesoro, si tratta del secondo più grande fallimento bancario nella storia americana. Un buco con ripercussioni sull’intero sistema bancario e finanziario globale con un rischio di effetto contagio, ma anche soprattutto per i viticoltori di Napa Valley, Sonoma e di tutta la California del vino.

Nella giornata di lunedì 13 marzo sono arrivate le rassicurazioni al mercato del presidente degli Usa Joe Biden che ha dichiarato che il sistema bancario è sicuro, nel suo breve intervento dalla Casa Bianca per tranquillizzare la popolazione e gli investitori dopo il fallimento della Silicon Valley Bank. “Nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti”, ha specificato Biden, dopo che il governo ha approvato dei provvedimenti speciali per garantire tutti i depositi, i soldi saranno garantiti dai fondi assicurativi. Sempre nella stessa giornata di ieri un messaggio di Tim Mayopoulos, nuovo Ceo della Silicon Valley Bridge Bank N.A., la “banca ponte” di nuova creazione e a servizio completo gestita dalla FDIC. “La Silicon Valley Bank è aperta e svolge le normali attività, gli ultimi giorni sono stati un periodo impegnativo per i nostri clienti e i nostri dipendenti, siamo grati per il supporto della comunità che serviamo. La banca è aperta alle imprese e i depositanti nuovi ed esistenti hanno pieno accesso ai loro soldi”.

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