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Nel mercato domestico la DOC Montepulciano d’Abruzzo, tra i principali competitor, è quella che registra – in termini di valore – una crescita maggiore con un + 8% rispetto allo scorso anno. Bene anche i volumi di vendite con un +3,8%.

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo inaugura il 2021 con un segnale positivo. Dall’Osservatorio Permanente a cura di Wine Monitor Nomisma, voluto dal Consorzio nel 2019 per adeguare al meglio le strategie d’azione sui vari mercati, emerge che i vini abruzzesi sono stati protagonisti assoluti nella grande distribuzione in questo particolare 2020. Il Montepulciano d’Abruzzo, in questa analisi delle vendite (valori e volumi nel canale GDO) e dei prezzi rispetto ai principali competitor, in Italia ne esce bene con un +8% delle vendite a valore rispetto al 2019, una crescita del prezzo medio superiore al 4% e un +3,8% nelle vendite a volumi.

 

 

“La crescita in termini di volumi e quella rispetto ai valori, che è addirittura maggiore delle altre principali Denominazioni nostre competitor, sono un riscontro più che positivo in un’annata tutta in salita. Grazie alla penetrazione e all’appeal del Montepulciano d’Abruzzo nella grande distribuzione si è in parte compensato alla grave perdita provocata dalla chiusura per troppi mesi del canale Horeca”, spiega Valentino Di Campli, presidente del Consorzio. In Germania, principale mercato di esportazione dei vini abruzzesi, nonostante la diminuzione del consumo del vino italiano, la ricerca mette in luce per il Montepulciano d’Abruzzo una stabilità nella quota di mercato in termini di volumi e la crescita (+4%) del prezzo medio, anche su questo mercato, ribadendone le grandi potenzialità.

 

 

Dall’analisi dei dati del contrassegno di stato, introdotto a dicembre 2018 quale importante simbolo di garanzia per produttore e consumatore che accresce la credibilità dei prodotti oltre all’affidabilità di tutta la filiera, e messi in luce dallo stesso Osservatorio si evince che nel 2020 il Montepulciano d’Abruzzo chiude con un +1%, con circa 804.000 hl imbottigliati e si conferma Denominazione strategica. Nel primo trimestre di quest’anno i vini abruzzesi avevano registrato un +10% e, nonostante l’emergenza sanitaria e le ricadute economiche disastrose, grazie alla forza del Montepulciano d’Abruzzo si è arrivati a fine anno addirittura con un segno positivo.

 

 

CONSORZIO DI TUTELA VINI D’ABRUZZO*

Il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo è un ente privato istituito con legge dello Stato nel 2003 con all’attivo attualmente oltre 200 Aziende e circa 6000 produttori di uve a Denominazione di origine. Grazie a tale rappresentatività, il Mipaaf ha delegato al Consorzio funzioni pubbliche di tutela e controllo delle principali denominazioni di origine controllata del territorio regionale. Trattandosi di un Consorzio regionale riesce a “comunicare” tutto l’Abruzzo, con un grande lavoro di squadra ha reso possibile il raggiungimento di tanti risultati dal punto di vista promozionale su tutti i mercati globali – attingendo per esempio a fondi comunitari -, e dal punto di vista strategico/istituzionale, rappresentando l’interlocutore “corale” per le istituzioni locali e non.

*Il Consorzio tutela i seguenti vini a Denominazione di Origine Controllata: Montepulciano d’Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc. Tutela inoltre anche i vini a Indicazione Geografica Tipica: Colline Pescaresi Igt,Colline Teatine Igt, Colline Frentane Igt, Colli del Sangro Igt, Del Vastese o Histonium Igt, Terre di Chieti Igt, Terre Aquilane o Terre deL’Aquila Igt.

+info: www.vinidabruzzo.it  Ufficio Stampa ZED_COMM:

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