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Diageo: smentiti i rumors di mercato sul delisting della divisione indiana United Spirits


Potremmo definirla una campagna d’India se dovesse andare in porto, anche se al momento sono arrivate le smentite secondo cui Diageo avrebbe messo nel mirino la sua divisione indiana United Spirits. Secondo alcune fonti accreditate, il colosso mondiale del beverage, starebbe pianificando il destiling della United Spirits Limited (USL), attraverso l’acquisto di azionisti di minoranza secondo un accordo dal valore di circa 2 miliardi di sterline.

Rumors che si sono fatti più insistenti dopo che un canale televisivo indiano ha affermato che Diageo avrebbe avviato colloqui per le negoziazioni sull’acquisizione del 43,24 per cento delle azioni di cui non è proprietaria. Da Londra è arrivata una smentita ufficiale da parte di Diageo, secondo lo stile british per cui non commentano mai le voci di mercato, mentre alcune fonti vicine alla United Spirits avrebbero bollato tutto l’affare come una mera speculazione. Diageo detiene una partecipazione del 56,76% in USL, formalmente si tratta di una filiale di Diageo, essendo stata incorporata nella struttura del gruppo, mentre il resto del capitale è flottante in borsa. United Spirits è il più grande produttore di alcolici in India e rappresenta quasi la metà del volume delle vendite del paese. Da quando ha acquisito il controllo di USL, Diageo ha gradualmente aumentato la propria gamma nella regione focalizzandosi sui suoi marchi globali e spostando localmente una parte della produzione di alcuni prodotti. Ai prezzi di mercato attuale, il 43,24 per cento delle azioni USL in circolazione costerebbe a Diageo circa 1,7 miliardi di sterline, con un possibile premio per gli azionisti visto che le azioni hanno subito alcuni ribassi dalla pandemia di Covid-19, complice anche le misure di proibizione in alcuni stati indiani.

Alcuni analisti hanno sottolineato che l’operazione di Diageo di incrementare la sua partecipazione in United Spirits, sarebbe una politica diversa rispetto ad altre zone dove la multinazionale opera insieme ad azionisti di minoranza in alcuni mercati come Cina, Turchia e Africa. Per Diageo il Sud-Est asiatico è un fattore chiave per la crescita futura con l’India come il punto fermo di tale espansione. Nel semestre fino alla fine di dicembre, le vendite biologiche di Diageo nella regione sono cresciute del 4% per rappresentare il 21% del totale del gruppo. Nell’ultimo semestre Diageo a generato un flusso di cassa gratuito di £ 1 miliardo, uno dei bilanci più solidi nel settore delle bevande globali. Un business che ha subito l’impatto della pandemia Covid-19, le azioni sono diminuite di circa il 20%, con l’effetto di ritirare le previsioni sugli utili e sospeso un programma di riacquisto di azioni da 4,5 miliardi di sterline.

Fonte: Drinkbusiness

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