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E’ una Milano che ispira quella di Gin District, prodotto super premium che racconta i quartieri della città in una bottiglia elegante e raffinata. Per parlare di questo progetto della distillazione, abbiamo intervistato Cristian Lodi, patron del Milord di Milano e brand ambassador di Gin District.

 

-Che cos’è Gin District?

– E’ un Gin nato dalla passione e dalla visione di quattro imprenditori lombardi. Marco Maria Lantero, Luca Lantero, Cristian Vismara e Mirko Sanchini, che non c’entrano nulla con il settore spirits. Gin District trascende i confini del classico gin per disegnare una mappa sensoriale di Milano, l’idea è di racchiudere in una bottiglia di Gin super-Premium i principi del design, della moda e del gusto.

-Che ruolo hai come brand ambassador?

-Credo che prima di tutto bisogna credere in un prodotto, a tutto quello che sta dentro una bottiglia ma anche a quello che ci sta dietro un progetto. Appena ho assaggiato Gin District mi sono innamorato, poi facendolo assaggiare nel locale e vedendo la risposta dei miei clienti ho capito che era il prodotto giusto. Gin ce ne sono molti, ma spazio per distinguersi ce ne sono.

Cristian Lodi

-Caratteri distintivi?

-Si tratta di una composizione unica, con botaniche selezionate in maniera minuziosa per offrire un gusto unico e molto riconoscibile. Originale e inconfondibile è anche la bottiglia, un oggetto di design elegante e raffinato che omaggia la creatività milanese e che risalta in bottigliera. Ci si è ispirati al mondo dei profumi, con la possibilità di trasformare in lampade decorative le bottiglie una volta finite

-Quante referenze sono disponibili?

-Al momento sono presenti tre referenze sul mercato, Brera, Montenapoleone e Isola, che raccontano altrettanti quartieri della città, ma sono già allo studio altre relaese ma andiamo per gradi.

– Se dico Brera?

– E’ un omaggio alla creatività milanese, un gin non filtrato, libero e puro come solo la vera arte sa essere, realizzato in cold compound e con un colore dorato che riflette tutto il suo pregio. Dodici spezie, con un carattere deciso e avvolgente, che eleverà il vostro gusto e preparerà il vostro spirito a cogliere ogni ispirazione. Ideale in grandi classici e twsit come il Negroni.

-Montenaopelone sinonimo di moda?

– Montenapoleone è un gin non filtrato, trasparente, che evoca il fascino luccicante della moda e del lusso. Realizzato in cold compound, Montenapoleone, con le sue nove spezie, in bocca un gusto dolce, fresco ed etereo, note delicate per esaltare una femminilità raffinata.

-Isola invece?

Isola è voglia di celebrare la vita. Un gin fresco e trasparente con i suoi e i ritmi della movida e il desiderio di gustare appieno ogni istante. Prodotto in alambicco tradizionale, Isola usa ognuna delle sue nove spezie per sposare lo stile milanese con i colori, i suoni e il gusto del Mediterraneo, racchiudendo nel suo sapore un’estate perenne colma di luce e divertimento, perfetto per i Gin Tonic.

– Un prodotto di ricerca, ingredienti e processi produttivi alla base di Gin District?

-Vengino utilizzati ingredienti di altissima qualità e processi produttivi che ne esaltino le caratteristiche danno origine a 3 diversi Gin Premium. Il metodo utilizzato è quello del Compound Gin, ovvero della mescola di diversi alcolati fino ad ottenere il gusto ricercato. Il ginepro, alla base di tutte le ricette, è selezionato in base al grado di maturità delle coccole, il corpo fruttifero del ginepro, e al loro contenuto di olii essenziali. Fondamentale per ottenere un aroma balsamico ed equilibrato, senza avere punte di intensità eccessiva che disequilibrano il prodotto e possono portare a intorbidamenti del distillato finale.

-Metodo di distillazione?

-Le coccole vengono distillate in corrente di vapore, un metodo di distillazione capace di estrarre gli olii essenziali senza alterarne le caratteristiche organolettiche e sensoriali. La scelta di distillare le bacche di ginepro separatamente è dettata dall’esigenza di lavorare al meglio l’ingrediente principale del gin, regolando opportunamente temperatura e pressione, senza essere condizionati dalle esigenze di altre materie prime. Il resto delle botaniche è distillato diviso per famiglie aromatiche, come per esempio viene fatto per gli agrumi.

-Il segreto di Gin District?

-Tutti i distillati che compongono i prodotti Gin District sono perfettamente limpidi e trasparenti, segnale di una lavorazione precisa e accurata delle botaniche.

– Come sta andando la promozione di Gin District?

-Direi molto bene, grazie anche al contributo fondamentale di Gianni Fontana che segue le pr del progetto e molto altro, abbiamo fatto alcune uscite mirate con delle guest a Pitti Immagine Uomo e siamo stati tra gli sponsor della presentazione della Guida dei cocktail di Blue Blazer. Chiaramente la concorrenza non manca, è un prodotto in cui bisogna credere e lasciarsi trasportare, un po’ come succede con Milano.

– Al momento dove si può trovare?

– In alcuni locali selezionati, a partire dal Milord che quest’estate compirà dieci anni, in cui siamo diventati un punto di riferimento della zona di Città Studi. L’obiettivo per Gin District è quello di trovare dei partner selezionati per raggiungere tutto il territorio italiano, siamo in contatto con alcuni distributori e siamo aperti a valutare collaborazioni per spingere un prodotto molto versatile che può entrare bene in tutti quei locali del nostro paese che hanno il mito della Milano da bere ancora molto vivo oggi.

INFO www.gindistrict.it

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