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Sogno di una notte di inizio estate. Siamo nella Firenze che riparte, la Firenze che vuole finalmente riscoprire il gusto della convivialità e dello stare bene. Del mangiare bene sì, ma in compagnia. Quale ambiente migliore dunque di una location segreta per vivere una serata di normalità e gustarsi una deliziosa sfida a colpi di Dim Sum?

La scorsa settimana, nella splendida terrazza privata del Panorama Restaurant dell’Hotel La Scaletta, tra i tetti rossi del centro storico i piatti dello chef di Hong Kong Kin Cheung (Element) hanno trovato quelli dello chef Salvo Pellegriti (Vetreria) in una divertente cena per gli addetti ai lavori. Due filosofie ben diverse e lontane tra loro, nel tempo e nello spazio, qui accomunate però dallo stesso denominatore comune: il Dim Sum. Per chi non lo conoscesse, trattasi di un tipo di cucina della Cina meridionale che comprende una vasta gamma di pietanze cotte al vapore (e non solo), coi ravioli a farla sicuramente da padroni assoluti.

Così, in tempi di competizioni internazionali (in Europa con Euro 2020, in America con la Copa América e nel resto del mondo con tante altre amichevoli fra Nazionali), anche La Scaletta ha voluto ospitare una “partita” uno contro uno fra i due chef, che si sono quindi sfidati a suon di ricette originali e convincenti. L’evento “Dim Sum a confronto, Hong Kong vs Italia” si è aperto così con l’Hargao al tartufo nero dello chef di una delle principali nuove aperture della realtà fiorentina (Element), ossia ravioli di tartufo nero al vapore con gamberi. Ci ha pensato invece lo chef dell’ormai celebre ristorante boutique in via del Proconsolo (Vetreria) a far rivivere ai commensali i sapori della propria infanzia col suo Lasagna Dim Sum. La gara è continuata con la stessa metodologia: da una parte lo Shaomai con foie gras, raviolo aperto cotto al vapore con pollo, funghi e gamberi; dall’altra il Cacio & Pepe Dim Sum. E ancora… Prima il Ngapgao con porri piccanti, ravioli al ragù di anatra piccante che ci hanno subito trasportati – col palato e con la mente – nei colorati e coloriti mercati di Hong Kong; poi l’Amatriciana Dim Sum a riportarci a casa.

Un girone andata e ritorno che non poteva che chiudersi all’insegna del fair play (perché l’importante in questo caso è cucinare e mangiare, anziché partecipare), con un piatto a quattro mani che ha visto Kin e Salvo preparare in sinergia un interessante Bao con anguilla e salsa di senape (bao al te verde cotto al vapore e poi grigliato con anguilla a cottura lenta e salsa di senape). Un vero e proprio sogno di inizio estate, che i vini dell’azienda agricola biodinamica Podere Casaccia di Scandicci hanno reso ancor più magica con abbinamenti studiati ad hoc e del tutto azzeccati. Dall’orange al rosato fino al rosso.

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