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Il 2023 non è stato uno dei migliori per il settore food & beverage irlandese, con un calo significativo nelle esportazioni di whiskey e di tutto il comparto agroalimentare. Secondo i dati rilasciati da Bord Bia, l’agenzia statale irlandese per la promozione di cibo e bevande, le esportazioni di whiskey irlandese hanno subito una diminuzione del 14%, con un diminuzione per l’intero settore bevande dell’8% ed un calo complessivo delle vendite all’estero del settore food & beverage dell’Irlanda del 4%. Il valore totale delle esportazioni si è attestato a 16,3 miliardi di euro, segnando un momento di difficoltà per l’industria.

In particolare, il Nord America ha visto una riduzione del 26% nelle esportazioni di bevande alcoliche irlandesi. Questa flessione è stata attribuita a livelli elevati di stock rimasti dal 2022, oltre ad i problemi dovuti all’inflazione e all’aumento dei tassi di interesse in Nord America. Nonostante il forte calo in America Settentrionale, le esportazioni verso l’UE e UK sono cresciute.

Credits: Bord Bia
Credits: Bord Bia

Whiskey -14%

Il whiskey fa da padrone nelle esportazioni “drink” dell’Irlanda con una quota a valore del 49% pari a 875 milioni di € (-14%). Il declino dell’export nel 2023 è attribuibile a un calo sproporzionato delle vendite negli Stati Uniti dove il 91% del whiskey irlandese è venduto a prezzi elevati nella fascia premium e super premium. Tuttavia le esportazioni verso l’UE sono cresciute del 17%. Positive anche le esportazioni di Whiskey verso UK (+38%), Nigeria (+59%), Singapore (+55%), e Sud Corea (+11%).

Cream Liquour -9%

Irish Cream Liquour rappresenta invece il 21% a valore delle esportazioni beverage irlandesi (370 milioni di €).   Il comparto ha perso il 9% rispetto al 2022 principalmente per il calo delle esportazioni in USA (-4%), Canada (-28%) e Germania (-7%).

Birra +11%

L’export di birra irlandese è invece cresciuto dell’11% nel 2023 e rappresenta il 19% delle esportazioni bevande con valore di 330 milioni di €. I principali mercati di destinazione del export della birra sono UK (160 milioni di €, +26%), Nord America (65 milioni di €, -11%), Francia (40 milioni di €, +59%), Germania (15 milioni di €, + 14%), Belgio (15 milioni di €, + 15%) e Italia (10 milioni di €, +25%).

Credits: Bord Bia

Sidro +11%

Anche le esportazioni di sidro sono cresciute dell’11% (equivalenti a circa 80 milioni di € a valore). Il 90% del sidro esportato dall’Irlanda ha come destinazione il Regno Unito.

Gin -20%

Le esportazioni di gin che valgono circa 20 milioni di € (1% del comparto drinks) sono scese in totale del 20% sempre per colpa del declino sul mercato Nord Americano ma sono cresciute del’82% per quello che riguarda il Regno Unito.

Nonostante il declino dell’8% dell’export del settore beverage irlandese, dal 2021 il tasso di crescita annuo composto (CAGR) è in crescita del 3,4%. Infatti il 2022 è stato un anno record per le esportazioni di bevande irlandesi, grazie anche alla forte ripresa post Covid-19.

Credits: Bord Bia

Bord Bia prevede che la volatilità del mercato e l’inflazione, sebbene in lenta diminuzione, rimarranno fattori chiave per quest’anno. Inoltre, i costi delle materie prime e della manodopera rappresentano un rischio per la competitività del settore. Nonostante ciò, un recente sondaggio tra gli esportatori ha rivelato che la maggioranza (73%) si aspetta una crescita nel 2024.

+info: www.bordbia.ie/industry/

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