Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

Una cosa è certa, il vino naturale incuriosisce un pubblico di appassionati sempre più ampio. Ad attrarre è lo stile originale dei vini, spesso lontani dagli schemi del bere canonico o “convenzionale”, come viene anche definito. Il manifesto in assaggi che a volte fanno discutere ma che raramente risultano banali o lasciano indifferenti. I motivi di fascino per gli appassionati ci sono tutti e non è un caso se le manifestazioni dedicate al vino naturale siano in aumento. Nelle stesse giornate del Vinitaly, sempre in Veneto sono andate in scena alcune manifestazioni di livello. Siamo stati a a Villa Favorita, dove a Sarego dall’8 al 10 aprile è andata in scena la quattordicesima edizione della rassegna organizzata da Vinnatur, associazione di riferimento per chi vuole bere naturale.

Villa Favorita
Villa Favorita a Serego

Centosettanta vignaioli produttori di vini “biologici, biodinamici e naturali” provenienti da tutta Italia e da diversi paesi europei, registrando oltre 4.000 presenze. Un successo, non solo per una questione di naso e palato, ma il messaggio in arrivo da Villa Favorita racconta di originalità di questi prodotti con l’artigianalità del vignaiolo/contadino, metodi agronomici rispettosi della natura e con interventi in cantina ridotti al minimo. Un approccio differente, fatto di lieviti indigeni, macerazioni, biodinamica, abbandono della solforosa, tutte scelte indirizzate a proporre al pubblico un bere che vuole essere più autentico, genuino e, perché no, sano.

VIGNAIOLI LOMBARDI E PIEMONTESI

Folta la pattuglia dei produttori lombardi a cominciare dalle bollicine di Franciacorta di Casa Caterina con le sue riserve e Ca del Vent con un millesimo 2008 davvero speciale per poi proseguire nell’ Oltrepo con il Castello di Stefanago e l’azienda agricola Bisi. Molti anche gli espositori piemontesi. Tra questi tre aziende in particolare vi vogliamo raccontare: Cascina Tavijn, Daniele Coutandin e Rocco di Carpeneto. La prima sostanzialmente perché è gestita da una donna molto determinata e sperimentatrice, Nadia Verrua, che produce il Grignolino “Ottavio”, la Barbera Bandita e il Ruchè Teresa questo si davvero tipico a differenza di tanti altri, vini non adatti a sfidare il tempo per la tipologia del suo terroir ma davvero piacevoli. Daniele Coutandin è invece un giovane vignaiolo di montagna che difende con i denti dei vitigni autoctoni scartati in passato perché producevano poco. Produce il Ramìe, vino ottenuto con uve di Avanà, Avarengo, Chatus, Becouet e Barbera che matura in acciaio per due anni e che è estremamente fruttato e fresco, già citato più volte dal grande Luigi Veronelli ed il Barbichè prodotto solo nelle annate migliori con le stesse uve e che matura in barriques usate. Rocco di Carpeneto invece è una bella realtà dell’Alto Monferrato che Lidia e Paolo hanno saputo far crescere. Ogni volta che si passa dal loro banco di degustazione non si può rinunciare ad un loro Dolcetto od ad una loro Barbera.

Rocco di Carpeneto a Vinnatur 2017

ASSAGGI VERSO EST

Spostando gli assaggi verso est impossibile non citare l’azienda Filippi con speciale menzione per la Garganega Monteseroni 2014, ricca di profumi fruttati come mela ed agrumi e freschissima in bocca. Dell’ Emilia Romagna abbiamo assaggiato i vini di due interpreti davvero preziosi per il territorio: Ludovica Lusenti e Camillo Donati. Di Lusenti abbiamo apprezzato lo Spumante di Pinot Nero molto profumato, fine e con un bel perlage; tra i bianchi una interessantissima interpretazione della malvasia la Bianca Regina da vendemmia tardiva, un bel giallo carico con note eleganti di agrumi, albicocca e poi minerali, in bocca un bel equilibrio di freschezza e sapidità; tra i rossi il Gutturnio Superiore Cresta del Sole, vino da carni rosse formaggi stagionati. La lunga chiacchierata fatta con Camillo Donati, vignaiuolo filosofo, circa il suo modo di fare agricoltura e vino, della sua passione e delle sue preoccupazioni circa i cambiamenti climatici me la porterò dietro come altre volte per giorni perché fa riflettere di come l’uomo troppo spesso abbia bistrattato il nostro pianeta. Come al solito piacevoli la sua Malvasia tipicamente profumata e con il classico retrogusto amarognolo ed il suo Trebbiano bello deciso e profumato. Una vera chicca la sua magnum di Barbera vinificata in bianco.

Pinot Nero Lusenti

 

VIGNAIOLI DALL’ESTERO

La manifestazione di Sarego è stata anche l’occasione per assaggiare alcuni prodotti provenienti dalla Francia. Per gli champagne ci ha impressionato l’azienda Tarlant posizionata nel cuore della Valle della Marna, con delle naturali classiche interpretazioni di Brut Nature zero di assemblaggi di pinot nero, chardonnay e pinot munier con spiccate acidità e perlage molto fini e delle nuove interpretazioni di champagne prodotti in anfora. Dello Jura segnaliamo invece Labet, con dei vini rossi fini ed eleganti. Decisamente equilibrati e freschi i Sauternes di Chateau Pascaud Villefranche, risultato di una esperienza centenaria.Una sala della villa era dedicata ai vignaioli sloveni capitanati dal friulano del collio Dario Princic, loro vicino di casa. Una rassegna di ribolle, malvasie, vitovska macerate davvero intriganti.

Labet a Vinnatur 2017

 

Nel complesso quello che i numerosi partecipanti hanno potuto trovare nella stupenda Villa Favorita è stato un ampio e variegato mosaico di vini, territori, persone; l’affresco di un fenomeno che forse non si può più definire nuovo, ma che di certo esercita un fascino via via crescente sul pubblico degli appassionati. Vinnatur si prepara al prossimo evento. Settantaquattro vignaioli il 28 e 29 maggio saranno a Copenaghen per un grande banco di assaggio. “Da questa edizione di Villa Favorita abbiamo avuto la conferma che il resto del mondo guarda con grandissima attenzione al nostro lavoro. Abbiamo ricevuto numerosissime richieste– racconta Angiolino Maule, Presidente di Vinnaturdi organizzare eventi del genere in altre parti del mondo. E’ stato scelto di iniziare da Copenaghen perché la Danimarca è sicuramente uno dei mercati più ricettivi verso i vini naturali ed anche perché gode di una posizione ottimale in Europa, facilmente raggiungibile da molti paesi”.

+INFO:
www.vinnatur.org/

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter


Scrivi un commento

13 − 9 =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina