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L’edizione 2022 dell’Oktoberfest, iniziata il 17 settembre, ha segnato il ritorno del festival dopo ben due anni di pausa e tante erano le aspettative dei produttori e dei consumatori per l’occasione. Finalmente, fino al 3 ottobre, Monaco di Baviera è nuovamente la città della birra, ricca di turisti, espositori e dei famosi tendoni rappresentativi dell’evento. La 187esima edizione della più grande festa della birra del mondo si svolge, come sempre, in modo gratuito e senza mascherine, ma c’è una nota dolente: la birra è aumentata di prezzo.

 

Quest’anno sono attese oltre sei milioni di persone provenienti da molti paesi del mondo, tanto che gli organizzatori sperano addirittura di superare il record di visitatori del 1985, quando oltre sette milioni di persone visitarono le molteplici aree del festival.

In aumento rispetto agli anni scorsi, però, anche i prezzi della birra, e ciò sta causando una ripercussione diretta sui consumatori finali. Nonostante i prezzi fossero cresciuti di edizione in edizione, quella del 2019, l’ultima prima della pandemia, aveva già chiuso con un dato negativo: erano state bevute “solo” 7,3 milioni di birra, 200.000 in meno dell’anno precedente, seppure l’affluenza quasi identica agli anni precedenti.

Quest’anno la città di Monaco, come da consuetudine, ha reso noti i prezzi ufficiali  delle “Maß”, i tradizionali boccali di birra: un litro costerà fino a 13,80 euro, due euro in più rispetto al 2019, con un’impennata del 15%. La birra più costosa si pagherà nella tenda Käfer e nei tendoni Schützen e Marstall; meno cari i boccali nel tendone Augustiner, dove un litro di birra costerà 12,80 euro.

 

 

L’escalation dei prezzi della birra all’Oktoberfest 2022 ha fatto esplodere la polemica sui social tedeschi e soprattutto bavaresi: la bevanda non era mai stata così costosa  e nessuno si sarebbe mai aspettato un aumento di questo tipo dopo uno stop forzato di due anni.

Secondo gli osti il prezzo stabilito per la birra è dovuto all‘inflazione attuale: “Non possiamo allontanarci dall’andamento generale dei prezzi”, ha affermato Peter Inselkammer, portavoce dell’associazione che riunisce i proprietari delle tende. Il vistoso aumento della birra sarebbe da ricondurre alla crescita dei salari e ai costi sostenuti dai proprietari durante i due anni di pausa forzata.

In aumento anche i prezzi delle bevande analcoliche: un litro d’acqua minerale naturale o gasata adesso costa in media 9,67 euro (nel 2019 costava 8,87 euro) e sono saliti anche i costi di tutti gli altri analcolici.

Fonte:
www.repubblica.it

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