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Si può fare vino senza vigneti? Si può essere giovani e fare le cose come una volta?

Questa è stata la scommessa dell’azienda biologica Dalle Nostre Mani , che ha cominciato affittando vigne vecchi e spesso in stato di abbandono  da agricoltori della Toscana, per proporre un prodotto nuovo, ma fatto come da tradizione.

Infatti  la storia non finisce qui. I due soci non hanno preso soltanto i vigneti, hanno coinvolto nel progetto pure gli anziani contadini, il cui sapere stava andando perso, visto che le nuove generazioni si stanno allontanando dalle campagne, e quando restano spesso preferiscono l’innovazione alla tradizione.

In quest’ottica di preservazione del patrimonio culturale toscano Dalle Nostre Mani  ha deciso di ripartire dai vitigni autoctoni e dal mestiere antico di fare vino “al vecchio governo”.

“Abbiamo preso in affitto tante piccole vigne intorno a casa nostra” raccontano i titolari poco più che trentenni  “Collaboriamo con molti vecchi agricoltori della zona: contadini che nelle stagioni del lavoro in vigna vengono affiancati da giovani e trasmettono loro il sapere di una vita. Si cerca di fare il vino come una volta”».

Durante la potatura legano le viti con i rami di salice anziché con spaghi di plastica, le allevano con la quasi dimenticata forma del Girone capovolto toscano, e riscoprono vitigni tipici come il Foglia Tonda e il Pugnitello

E dalle etichette traspare questa storia, con i ritratti in forma artistica dei profili degli anziani collaboratori: i nomi dei vini sono ispirati ai soprannomi e alle storie dei vecchi vignaioli.

L’azienda sarà ovviamente presente al Vinitaly nella sezione Vivit Padiglione 8 Stand nr.37 VIV

+info: www.dallenostremani.it

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