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World’s 50 Best Bars: il Paradiso di Giacomo Giannotti è il miglior bar del mondo, Italia presente


Criticata, commentata, maledetta: ma che piaccia o meno, la lista dei cinquanta bar migliori del mondo è pur sempre il momento clou dell’anno da bere. Tornata in presenza dopo lo stop causa pandemia, la quattordicesima edizione dei World’s 50 Best Bars, sponsorizzata da Perrier, ha celebrato un nuovo leader, visto importanti salti in alto, sorprendenti discese e soprattutto certificato l’ingresso dell’Italia nella ospitalità liquida che conta davvero.

 

Il tetto del mondo della miscelazione cambia proprietario: il Paradiso di Barcellona, di proprietà dell’italiano Giacomo Giannotti, è il nuovo miglior bar del pianeta (era terzo lo scorso anno). Per la prima volta nella storia sul gradino più alto si accomoda un bar che non si trovi a Londra o New York. Podio completato dal Tayēr+Elementary di Londra, di Monica Berg e Alex Kratena (stesso risultato del 2021) e dal Sips di Barcellona, nato dalla mente di Simone Caporale e Marc Alvarez, contestualmente il bar che ha macinato più posizioni in classifica dallo scorso anno (+36).

Giacomo Giannotti

Il Connaught Bar di Londra, gestito dagli italiani Ago Perrone e Giorgio Bargiani, che negli ultimi due anni era stato saldo in cima alla classifica, scivola addirittura in ottava posizione (emblematico il gelo in sala all’annuncio, come tutti si aspettassero fosse uno scherzo). Perrone è stato comunque insignito del prestigioso Roku Industry Icon, per il suo contributo come mentore e divulgatore della professionalità al bar nel mondo. Top ten stravolta per metà, con ben cinque nuovi ingressi rispetto alla scorsa edizione: addirittura sesto si piazza il Double Chicken Please di New York, all’esordio assoluto in classifica.

Per la prima volta tenuta a Barcellona, presso la Cùpula de las Arenas (si era sempre svolta a Londra fin dalla prima edizione dal vivo, dieci anni fa), la kermesse considerata come la classifica più influente del mondo, votata da esperti del settore, giornalisti, bartender e proprietari di locali, ha registrato il Drink Kong di Roma come miglior bar italiano, piazzatosi sul gradino numero 16. La creatura di Patrick Pistolesi, che già nel 2021 era stato il miglior azzurro al numero 19, migliora addirittura il proprio risultato (mai nessun bar del nostro paese era mai arrivato così in alto). Il 1930 di Milano, lo speakeasy del gruppo Farmily di Flavio Angiolillo e del manager Fabio Benji Cavagna, si conferma presenza fissa della classifica, pur calando dal numero 20 al numero 35.

Superbo balzo in avanti per L’Antiquario di Napoli, capitanato da Alex Frezza, che dal numero 82 dello scorso anno si ritrova oggi al 46esimo posto, mentre ancor meglio si qualifica il Locale di Firenze, con Matteo Di Ienno alla guida: dal 51esimo posto del 2021, alla 39esima piazza di questa edizione.

Rimanendo sempre in casa Italia, qualche giorno fa era stata preannunciata la lista dei bar dalla posizione n. 51 e 100 al mondo con altri tre locali gioiello del nostro paese, al 71° posto The Court a Roma, al 73° posto Camparino in Galleria a Milano (che l’anno scorso era entrato in posizione numero 27), mentre si piazza al numero 86 della classifica Freni e Frizioni a Roma.

Quest’anno è stato inoltre il primo a vedere consegnato la 50 Best Bars The Blend Scholarship, una borsa di studio che permette al vincitore di trascorrere un periodo di apprendistato presso il Katana Kitten di New York e il Connaught Bar di Londra, per poi procedere in una esperienza formativa con Beam Suntory in Spagna. Il vincitore della borsa di studio è stato Drew Fleming, dell’Isola di Man.

La classifica completa

I premi speciali

Campari One to Watch – Röda Huset (Stoccolma)
Ketel One Sustainable Bar – Little Red Door (Parigi)
Altos Bartenders’ Bartender – Jean Trinh (Alquimico – Cartagena)
Siete Misterios Best Cocktail Menu – Juliana (Guayaquil)
Roku Industry Icon – Agostino Perrone (Connaught Bar, Londra)

 

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