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Nel 2019 i ricavi di illycaffè sono stati pari a 520,5 milioni, in aumento del 7,7% (a cambi correnti) in crescita in tutte le principali aree geografiche, canali distributivi e categorie di prodotti. L’ebitda margin si è portato al 14,1% e l’utile netto si è attestato a 19 milioni, in aumento del +5,2%. In miglioramento l’indebitamento finanziario a 114 milioni.

Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di illycaffè ha così commentato in una intervista a Il sole 24 Ore: “I risultati 2019 mostrano una traiettoria di crescita su tutti i principali indicatori economico-finanziari, confermando la forza del brand illy e del nostro modello di business globale e multi-canale. Anche nel 2019 abbiamo continuato a perseguire un modo di “fare impresa” responsabile attraverso l’adozione dello status di società benefit, confermando ulteriormente la nostra volontà di crescere operando in modo responsabile, trasparente e sostenibile per le comunità con le quali interagiamo. La crescita è stata bilanciata tra i mercati in cui il gruppo opera con distribuzione diretta e quelli serviti tramite distributori indipendenti. Il mercato italiano ha registrato ottime performance sia nel canale horeca grazie alla continua acquisizione di clienti unita ad una riduzione del churn rate (tasso di abbandono) beneficiando, tra le varie iniziative, del lancio delle capsule compatibili.”

La società triestina opera anche nel settore delle caffetterie e retail. Alla fine del 2019 il network caffetterie e negozi si componeva di 269 punti vendita monomarca: 192 illy Caffè, di cui 17 a gestione diretta e 77 illy shop, di cui 7 a gestione diretta. Il gruppo resiste all’epidemia e l’export tiene e così anche l’e-commerce. La presenza in 140 Paesi attenua la crisi e consente di realizzare all’estero il 65% del giro d’affari del gruppo

Storicamente illycffè è nata e cresciuta nell’horeca, che a causa dell’emergenza virale è ora entrato in crisi. Pogliani si mostra tuttavia fiducioso: . “L’horeca è il nostro segmento core. Ma fortunatamente negli anni ci siamo rafforzati nel segmento “casa” e nei servizi diretti ai consumatori nei supermercati e online. Abbiamo diversificato da tempo e ora ne raccogliamo i frutti. Certamente queste nuove aree non compenseranno tutto il business perso ma ci aiuteranno”.

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