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Tra le varie novità che riguardano il vino, l’accordo raggiunto in Europa sulla Politica Agricola Comune (PAC) prevede l’introduzione dell’etichettatura elettronica, una riforma che cambierà il modo in cui le imprese comunicheranno ai consumatori.

A partire dal 2023, ma con un periodo transitorio durante il quale la Commissione dovrà definire le regole applicative, i vini europei, e italiani, dovranno riportare in etichetta informazioni nutrizionali come gli ingredienti e le calorie, seguendo le proposte avanzate dall’Unione Italiana Vini. Tuttavia, non lo faranno stravolgendo le attuali label, dove compariranno le indicazioni relative al contenuto energetico, bensì sfruttando le moderne tecnologie digitali.

Il vino – afferma il Presidente di UIV, Ernesto Abbona – è l’ultimo tra i prodotti beverage a dotarsi di una propria normativa specifica in materia di etichettatura nutrizionale, ma lo farà con un sistema che pone il settore all’avanguardia nel sistema di comunicazione verso i consumatori. Accogliamo con grande soddisfazione, come Unione Italiana Vini, questa misura inserita nella nuova Pac – sottolinea – perché corona un lungo percorso di confronto all’interno del settore vitivinicolo europeo, nel quale siamo stati tra i più attivi protagonisti nel promuovere l’apertura delle etichette del vino a questa nuova forma di comunicazione. Lo faremo con un metodo innovativo, che rende conto della complessità del prodotto, rispettando le sue origini e peculiarità, aprendo alla possibilità di usare strumenti informatici assolutamente nuovi, che guardano al futuro per rendere il dialogo con i nostri consumatori più trasparente”. Aggiunge che il sistema dell’e-label ha lo scopo di salvaguardare e tutelare la complessità delle informazioni “senza ridurre l’etichetta a un bugiardino farmaceutico”.

Il successo è particolarmente importante – ha aggiunto Sandro Sartor, Vicepresidente di UIV – perché siamo riusciti a convincere gli interlocutori istituzionali più restii a usare il web come strumento di informazione”.
Inoltre, secondo il coordinatore S&D della Commissione Agricoltura presso il Parlamento Ue, Paolo De Castro, le misure sull’etichettatura del vino “rappresentano un importante traguardo per la trasparenza delle informazioni verso i consumatori, fortemente voluto dal settore”, concludendo che “per questa Pac sono serviti tre anni di negoziato ma possiamo dire che ne è valsa la pena, per una futura politica agricola forte, ambiziosa e davvero comune, più equa e più sostenibile”.

 

+ info: www.unioneitalianavini.it
corrierevinicolo.unioneitalianavini.it

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