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Nel mondo del vino italiano dove i consumi sono in fase stagnante ormai da anni, qualche cosa si sta muovendo. Una realtà che sta destando l’interesse crescente di consumatori e di addetti ai lavori è Signorvino.

Un progetto giovane, nato nel 2012 negli uffici di Calzedonia, Signorvino è partito subito con il piede giusto, con un format nuovo e un obiettivo preciso. “Il nome è nato quasi per caso durante un braimstorming aziendale- spiega Luca Pizzighella, Direttore Commerciale Signorivino– volevamo scherzare sul fatto di avere un Signorvino, ma al tempo stesso anche far capire quanto sia importante il vino. Solamente qualche mese dopo ci siamo accorti che le iniziali erano le stesse del nostro Presidente Sandro Veronesi e abbiamo capito di aver fatto centro vedendo la risposta della clientela. Una crescita del 30%, il numero di store è arrivato a 15, sparsi negli angoli più suggestivi delle principali città italiane, con la previsione di nuove aperture future al centro-sud e all’estero. “Nel 2018 ci inizieremo a spostare verso il centro-sud, è prevista l’apertura a Roma dove stiamo cercando una location adeguata al nostro target, ci piacerebbe toccare altre piazze del meridione come Bari, Lecce e Palermo. Stiamo pensando anche di andare all’estero, per aiutare i produttori, soprattutto i piccoli, ci interessano paesi vicini come Germania e Austria dove il vino italiano tira sempre forte, senza dimenticare piazze importanti a livello mondiale come Londra dove la nostra offerta sarebbe perfetta e anche in questo caso sono già avviati alcuni contatti. Lo sviluppo oltreconfine non avverrà tramite flagship isolati ma con una strategia di espansione a macchia d’olio all’interno dello specifico Paese”.

Luca Pizzighella, Direttore Commerciale Signorvino

NUMERI IN CRESCITA

Signorvino è un concept molto apprezzato sia dal pubblico locale che dai turisti, nato con l’intento di fare sistema più che di realizzare una catena. Nel 2017 ha registrato una crescita del 30% per un fatturato complessivo di oltre 30 milioni di euro con un +20% like for like, senza considerare quindi gli introiti dalle nuove aperture. L’obiettivo: rendere alla portata di tutti il vino italiano, con un consolidamento del brand sia in termini di visibilità che a livello commerciale. Una varietà di 1500 etichette da grandi nomi e piccoli produttori a prezzi competitivi, dalle 5 euro sino ad arrivare a 3.000 euro per le bottiglie più pregiate, con un prezzo medio a scaffale intorno ai 17 euro e una fila di produttori per entrare. In negozi eleganti, il personale esperto ed amichevole è formato per dare i giusti consigli ad ogni tipo di esigenza.. Anche i dati del personale sono significativi di un successo che rende ancora più fiero l’intero gruppo dell’operato di Signorvino. Partito nel 2012 con pochi dipendenti a lavorare sul progetto, oggi si contano 300 persone occupate considerando le risorse negli store e negli uffici centrali di Verona, personale che deve avere determinate caratteristiche. “Per noi la formazione è importante- assicura Pizzighella- ricerchiamo chi ha già conoscenza in ambito vinicolo, con diplomi di sommelier Ais, Fisar, assaggiatori Onav e titoli come Wset, ma la cosa importante è che devono illuminarsi quando parlano di vino. Conta più la passione e saperla trasmettere delle conoscenze tecniche”. Personale giovane, oltre il 70% è under 35, mentre il 50% della forza lavoro sono donne che rappresentano una quota importante anche in posizioni di responsabilità. Il giro d’affari di Signorvino è realizzato per il 30% dall’asporto e per il restante 70% dal consumo in store, per un totale complessivo legato al vino del 50% degli incassi. La sfida per il futuro è sempre più quella di rafforzare l’immagine di Signorvino come un negozio di vini 100% italiani, con promozioni vantaggiose, consegne gratuite, free tasting e novità in arrivo ogni settimana. La formula è corredata di una proposta di cucina fresca e sempre più orientata ai piatti ed ai prodotti tipici del territorio dello shop studiati ad hoc in abbinamento ai vini proposti. Allo studio anche proposte di affiliazione in franchising, per una realtà che fa parte del Gruppo Calzedonia che conosce molto bene il settore. “Riceviamo molte proposte quotidianamente ma non abbiamo fretta- commentano da Signorvino- vogliamo capire come sviluppare il nostro business anche puntando all’affiliazione, vorremmo entrare in contatto con chi ha una presenza consolidata sul territorio e fornire il nostro know-how dopo cinque anni di esperienza”.

OSSERVATORIO SIGNORVINO

L’esperienza del retail di Signorvino, con una formula giovane e divertente in contatto costante con il consumatore finale per studiarne i comportamenti e le abitudini di consumo, porterà a un ulteriore progetto. Il campo di studio dell’Osservatorio Signorvino, per fornire dati ai produttori ed agli operatori del settore sulle abitudini al consumo di vino in Italia. La prima veste di Signorvino nel settore enoico è proprio quella del cliente, acquistando ogni anno circa 700 mila bottiglie nelle cantine del Belpaese, con un database quindi ampio. 1500 etichette e 15 punti vendita ad oggi, che permettono di dare indicazioni sul valore e sul volume delle denominazioni maggiormente vendute, delle preferenze espresse dal consumatore in merito alle tipologie, indicazioni sui biologici, ed una profilazione sui vari target e le loro abitudini. “Alcuni dati non empirici li abbiamo già, vediamo un aumento della clientela femminile che rappresenta circa il 40% della nostra utenza, l’interesse dei millenials che si lasciano guidare nella loro esperienza di acquisto- continua Pizzighella- Un Osservatorio Signorvino ci permetterà maggiore analiticità per andare sempre incontro alle esigenze del nostro consumatore finale. Il nostro obiettivo quando abbiamo iniziato era quello di portare il vino vicino alla gente, per questo la nostra politica ci vede in prima linea nei centri storici ma anche in shopping district”.

PASSIONE VINO

Un progetto nato dalla passione per il vino di Sandro Veronesi, Presidente e fondatore del Gruppo Calzedonia, che ha capito che al vino italiana mancava un player importante per promuovere il vino italiano. “Signorvino è un negozio specializzato in vini italiani, dove è possibile comprare, degustare, bere un bicchiere o una bottiglia allo stesso prezzo dell’asporto, quindi non troverete delle bottiglie di Champagne da noi- chiosa Pizzighella- all’interno dei nostri negozi c’è anche un servizio di cucina con piatti semplici della tradizione italiana, venduti al prezzo di cantina, stiamo spingendo anche la mescita anche se per noi è importante sottolineare che la bottiglia non ha alcun ricarico rispetto al prezzo di scaffale”. Vendita specializzata con un servizio giovane, di qualità e attento a consigliare il vino perfetto per ogni occasione ed esigenza. Una cantina vicino a casa con un’ampia gamma di vini selezionati per ogni vostra occasione. La proposta ricercata dal Wine Manager, per dare un taglio elegante ma giovane a tutti gli store, affidabili e glamour templi della cultura enogastronomica del nostro paese, una cultura che Signorvino vuole diffondere e mettere a disposizione di tutti. Sono infatti organizzati con continuità incontri con il produttore, Masterclass, degustazioni e Wine Lessons, volte proprio all’approfondimento di alcuni vini, di specifiche etichette o di particolari territori. In alcuni momenti dell’anno nel calendario di eventi di Signorvino tali momenti di formazione vengono accompagnati anche da spettacoli di intrattenimento e live music. Ma il patrimonio che il vino rappresenta nella tradizione italiana non può essere completo se non affiancato ad una ricercata cucina. I Food Specialist di Signorvino si occupano infatti di creare piatti tipici di qualità, legati alla stagionalità, che sappiano esaltare le caratteristiche dei calici degustati.

INFO www.signorvino.com

Ufficio stampa Signorvino:

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