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Rilancio, economia, sostenibilità: le tre parole d’ordine della ventesima edizione del Sirha Lyon, tra i principali appuntamenti mondiali incentrati sulla ristorazione, fondato da Marie Odile. Dal 23 al 27 settembre si affronteranno le conseguenze della crisi sanitaria e del suo impatto sul settore del Food Service.

Il Sirha Lyon si è dimostrato flessibile e ha adattato la sua programmazione, arrivando a proporre momenti d’incontro per ispirare, condividere e rispondere alle aspettative dei professionisti di un settore martoriato, ma sempre in piena evoluzione. Gli appuntamenti chiave spazieranno in tutta la dimensione della ristorazione: in primis, lo sviluppo e il consolidamento di nuove tendenze. La crisi sanitaria ha accelerato la comparsa di trend destinati probabilmente a rimanere, come la crescita dei circuiti brevi e il consumo di
prodotti bio, il binomio consegna e asporto, l’ecoresponsabilità, tutti temi che verranno sviscerati nella tre giorni francese.

Il Sirha Lyon si conferma come maggiore appuntamento e opportunità di business per espositori e visitatori, puntando anche ad aiutare i professionisti a riformulare le loro offerte e adattarsi alle aspettative dei consumatori: si terranno sette masterclass tenute da chef sensibili al raccolto di prodotti locali e di stagione, nomi di grido come Morgane Raimbaud, Cyril Attrazic o Maxime Dubois, in coppia con i produttori; si creeranno tavole rotonde dedicate alle professioni di sala, per discutere dell’evoluzione del ristorante e affrontare il tema degli oltre centomila posti di lavoro da riallocare dopo la pandemia; e ancora panetteria, pasticceria, un focus specifico sul delivery.

Il filo conduttore sarà il coraggio, che insieme al cambiamento sarà uno dei principali driver dell’economia del futuro prossimo. Il Sirha Lyon si propone quindi di ispirare i professionisti e proporre esperienze stimolanti ai visitatori, valorizzando la creatività di entrambi. È il caso della Chefs Revolution(s), un’esposizione inedita proprio all’ingresso del salone, che ripercorre un secolo di emancipazione della cucina attraverso sette grandi pannelli e collezioni di pregio; o dei Sirha Innovation Awards, dodici premi che verranno omaggiati per segnalare le innovazioni presentate dagli espositori nelle categorie prodotti/bevande/ingredienti per la ristorazione, materiali/attrezzature/tecnologie e
servizi ed eco-responsabilità.

Spazio anche a competizioni creative come quella dedicata allo zucchero artistico, oppure il World Burger Contest per sensibilizzare i presenti sul difficile tema dello spreco alimentare, o ancora il tentativo di Guinness World Record con la Pizza ai 1000 formaggi, per valorizzare il patrimonio caseario francese. Iniziative ludiche e leggere, che possano comunque dare risalto alle pratiche sostenibili e virtuose che portano la cultura del “mangiare meglio” a radicarsi. E ovviamente, sperando di ripartire a pieno ritmo. 

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