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The winner is…Corey Squarzoni vince la Campari Barman Competition 2020


Corey Squarzoni vincitore Campari Barman Competition 2020

Anima e Corey. Partiamo dai titoli di coda. Questa volta il finale è dolce, non amaro. La vittoria della settima edizione della Campari Barman Competiton è andata a Corey Squarzoni. Trama mai scontata, Corey diventa il settimo re di Roma e della Campari Barman Competition. Nella città eterna si compie l’ultimo atto di un film durato mesi. La grande bellezza, un copione fatto delle 1.400 ricette inviate, le tappe di qualificazione come dei casting. La semifinale a Cinecittà, si respira aria di cinema e di Campari. Quella red passion in grado di contagiare chiunque, perché la Campari Barman Competition prima di tutto è un affare di passione e di famiglia, per celebrare il marchio per eccellenza del mondo del bar italiano, da sempre attento alla formazione dei giovani bartender con la sua Campari Academy.

Le parole a caldo del vincitore Corey Squarzoni

 

Sfida vera, come nei film avvincenti. Duello a colpi di spoon e shaker, battaglia suon di speech. La sceneggiatura scorre sui binari del beverage, con un protagonista assoluto chiamato Campari. La regia dei finalisti come dei veri e propri maestri del bartending, a inventarsi le ricette per esaltare quel fil rouge intangibile tra Campari e il cinema, tema ispiratore di tutta la Competition. Preparazione, competizione, esecuzione, alla fine della storia rimane solo un campione e poi tutti a stringersi la mano ed abbracciarsi.

Foto della Finale

Lo spazio Vittoria Colonna sede dell’atto conclusivo, il nome la dice tutta, tirato a lucido con atmosfere stile Campari, con fasci di luce rossa e ambientazione ovattata con tanto di cinema ricreato con American Bar. Un tocco di improvvisazione, come al bancone nella vita reale di un locale, un mix tra una storia d’amore, un film d’essai e un thriller. C’è spazio solo per un Campari Barman of the Year, in palio un titolo che cambia la vita professionale e proietta nell’universo camparista, un’affinità elettiva che si alimenta ad ogni edizione. Negli anni si è abbassata l’età dei partecipanti, per contro il livello è rimasto alto. Alla vigilia sembrava in vantaggio Squarzoni, per aver già vissuto l’ebbrezza della semifinale, pronostici confermati per una comunicazione esuberante e una mano quadrata e pulita. Seconda piazza per Riccardo Cerboneschi, completa il podio della Campari Barman 2020 Martina Proietti, l’unica donna in finale dei tre, romana che giocava in casa.

Sul palco a presentare il Bartender Claudio Perinelli alla sua prima conduzione insieme all’attrice Brenda Lodigiani. Tripla giura, tecnica con Samuele Ambrosi, a scandire i tempi serratissimi della finale, giuria degustazione composta da palati assoluti, Salvatore The Maestro Calabrese, il barman italiano più famoso al mondo, Giacomo Giannotti, fondatore del Paradiso di Barcellona, Leonardo Leuci del Jerry Thomas Studios, Edoardo Nono, patron del Rita e Rita’s Tiki Room, Bruno Malavasi, Herbalist & Master Blender Campari. Giuria di comunicazione con Patrizia Beretta, Special Media Trade & Events Manager Campari, insieme a Simone Massaro Global Bartender Advocacy & Engagement Manager Campari e la giovane attrice Matilde De Angelis. A loro il duro compito di decretare un vincitore, perché alla fine come ricordato anche dagli esclusi che sono arrivati a un passo dalla gloria, ne rimarrà uno solo.

Cocktail ispirati al red diares griffati Campari, per tutto il giorno sono stati affiancati da tre super Barman, Campari Angel’s alla ricerca di idee, sapori e bicchieri, Flavio Angiolillo, Tommaso Cecca e Cristian Bugiada.

Ordine di uscita Martina Proietti per prima, forse tradita un pelo dall’emozione. È la volta di Corey Squarzoni, con un drink “Killer in red” ispirato al corto di Paolo Sorrentino, tra bancone e flashback, un cocktail ad allungare la lunga vita, la sua performance sarà la migliore.

Riccardo Cerboneschi con il suo drink ispirato al cortometraggio di Stefano Sollima “The legend of red hand”, non riesce a fare meglio.

La settima edizione della Campari Barman Competition è tutta di Corey Squarzoni, 26 anni Bartender del The Soda Jerk di Verona, ad annunciare  la sua vittoria il responsabile di Campari Academy Gustavo Calì e il coordinatore Luca Casale, con il pubblico in delirio e cori (Corey) da stadio.

Per lui un anno a rappresentare Campari e l’ambito titolo di Barman of the Year 2020. The winner is…Corey Squarzoni!

 

I cocktails della finale

Eternal Shot by Corey Squarzoni

Ingredienti:

Decorazione:

Procedimento:

Preparazione: Stir & strain: versare tutti gli ingredienti in un mixing glass precedentemente raffreddato, filtrare in flute e decorare con 3 gocce olio rosmarino e sesamo, una goccia Averna addensata all’arancia e Lemon peel (solo olii)

Bicchiere: Flute anni ‘70

 

Mia by Riccardo Cerboneschi

Ingredienti:

Procedimento:

  1. Olio di cocco per fatwash in bottiglia: preparazione di bottiglia prebatch con olio di cocco liquido e successivamente congelato per fatwash.
  2. Oolong Tea: estrazione di oolong tea, 10 gr per 500 ml di acqua a 80° per 5 minuti
  3. Inserimento degli ingredienti, Campari escluso, nella bottiglia.

Preparazione: Throwing: vesare tutti gli ingredienti in un mixing tin, aggiungere ghiaccio e miscelare tutto usando la tacnica throwing

Bicchiere: Nick&Nora

 

REaD ME by Martina Proietti

Ingredienti:

Procedimento:

Preparazione: Stir & strain: Versare tutti gli ingredienti in un mixing glass precedentemente raffreddato, aggiungere ghiaccio a cubi, miscelare con un bar spoon e filtrare nel calice precedentemente raffreddato.

Bicchiere: Calice “Ginestra” RCR

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