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Bertani Domains, il gruppo vitivinicolo che fa capo alla multinazionale della farmaceutica Angelini, non nasconde le sue ambizioni di forte crescita. Il recente ingresso di Ettore Nicoletto, già protagonista della escalation dimensionale e di mercato del Gruppo Santa Margherita, è funzionale al programma di forte espansione che la Holding Angelini intende perseguire nei prossimi 5 anni per diventare uno dei top player del settore vinicolo nazionale.

Ettore Nicoletto, Presidente e Amministratore Delegato di Bertani Domains

La frenata del 2020 non cambierà i piani di investimento «Un anno nel corso del quale abbiamo perso il 24% del nostro giro d’affari – spiega Nicoletto a www.ilsole24ore.com. Certo il Covid ha pesato sulle aziende come la nostra particolarmente esposte con il canale della ristorazione. Ma non solo. Il 2019 era stato un anno in cui si era “stoccato” molto. Ristoranti e catene della grande distribuzione in particolare negli Usa avevano acquistato molto vino per mettersi al riparo dalla minaccia dei dazi annunciati dal presidente Trump. Per questo il Covid non solo ha chiuso i ristoranti, ma li ha chiusi con le cantine piene. Il che significa che neanche le brevi aperture hanno consentito di far riprendere le vendite di vino. Insomma, un anno davvero difficile». «In questi difficili mesi – aggiunge Nicoletto – non solo non abbiamo ridotto il personale, ma abbiamo potenziato l’organico rinnovando l’intera top line. Preparando insomma il terreno per il grande salto».

Il gruppo punta nel brevissimo termine a ritornare ai livelli di fatturato pre-Covid ovvero a quota 25 milioni e a un livello di crescita di Ebitda del 5-6% e poi partire con la campagna di acquisizioni. Quali sono i territori e i prodotti ai quali Bertani Domains sta guardando? Innanzitutto, il mondo delle bollicine e dei vini sparkling, «con in prima fila Prosecco e Franciacorta – chiarisce il ceo – perché sono assenti nella nostra offerta e poi perché siamo certi che quando ci saranno le condizioni la ripresa dell’economia e dei consumi sarà molto forte e quella che molti già chiamano revenge spending post Covid partirà proprio dal mondo degli aperitivi. In seconda battuta guardiamo alla Toscana, in particolare nelle aree dove non siamo già presenti, e poi Sicilia e Puglia.. Ma soprattutto cerchiamo brand affermati non volumi di prodotto. Vogliamo crescere velocemente e non abbiamo il tempo di creare ex novo dei brand. Vogliamo marchi affermati per diventare una sorta di Lvmh del vino italiano».

 

BERTANI DOMAINS (ANGELINI HOLDING)

Bertani Domains è uno dei più importanti gruppi nel comparto vitivinicolo italiano e riunisce aziende che hanno fatto la storia del loro territorio. Bertani nella Valpolicella, Puiatti in Friuli Venezia Giulia, Fazi Battaglia nei Castelli di Jesi, San Leonino nel Chianti, Val di Suga a Montalcino e Trerose a Montepulciano. Sono aziende che hanno nella mission l’esaltazione dell’identità più autentica dei territori in cui sono inserite e la fedele interpretazione della vocazionalità dei vitigni, l’anima portante della loro attività quotidiana. Le aziende del gruppo, si sono contraddistinte nel tempo per non aver mai inseguito facili mode ma per essersi sempre poste nei confronti del mercato, dei consumatori con la propria identità più vera, nella convinzione che solo questa via possa garantire una rappresentanza credibile e autorevole in Italia e nel mondo. Per questa ragione Bertani Domains ha fatto una scelta precisa: diventare una azienda agricola e legarsi al valore aggiunto dei terroirs. Bertani Domains controlla 6 cantine, con 460 ettari vitati e una produzione di 3,7 milioni di bottiglie. I vini appartengono alle denominazioni più rinomate: Amarone, Brunello, Verdicchio, Brunello di Montalcino, Chianti Classico e Montepulciano. Il giro d’affari pre-covid è stato di 25 milioni di euro.

Fonti:
bertanidomains.com
www.ilsole24ore.com/archivi/food/0

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