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Tre prodotti di nicchia, in realtà protagonisti nella categoria dei bitter, sempre più in riscoperta grazie a un nuovo revival e all’utilizzo in mixology. OnestiGroup ha firmato il Bitter Day, incontro di divulgazione e istruzione sui bitter del portfolio dell’azienda italiana, nello Spazio Versatile di Milano: storia, gusto e professionalità, miscelate in tre ore di masterclass e discussione.

Si parte dalla sapienza tascabile di Underberg, raccontata dal “professore degli amari” Matteo Zed: l’unico bitter proposto in formato pocket da 2 cl., il quantitativo corretto per sfruttare al meglio le sua azione digestiva. 44 gradi alcolici e una base di 43 erbe gli conferiscono proprietà benefiche guardando sempre avanti: anche in mixology è ormai da anni un must per creazioni equilibrate e accattivanti, dalle note speziate e arricchite dal carattere forte e tradizionale del prodotto. Una ricetta antica e segreta, custodita e tramandata da oltre 170 anni: Underberg è inoltre l’unico amaro al mondo a rispettare i dettami Kosher, è un prodotto completamente naturale ed è perfetto per la miscelazione con elementi citrici e dolci che ne esaltino le qualità balsamiche e amaricanti.

Poi una storia di passione e rischio, la scommessa di chi ha deciso di cambiare vita e ha vinto: il Bob’s Bitters di Bob Petrie, per l’occasione presente in esclusiva per l’Italia. Neozelandese, ex pasticcere di svariati ristoranti stellati, Bob ha smesso il grembiule dei dolci quasi quindici anni fa, spinto dalla voglia di mettersi in proprio e dare uno spirito personale alle proprie idee. La collaborazione con il leggendario barman Giuliano Morandini lo ha portato a realizzare un bitter unico, caratterizzato dalla lunga macerazione degli ingredienti, tanto da farne assomigliare il profilo aromatico a quello del gin: cardamomo, zenzero e pompelmo, un mix strepitoso per armonizzare e completare un cocktail. La gamma comprende anche bitter alla liquirizia, allo zenzero alla lavanda, e il Bob’s Difford’s Daiquiri – Margarita, i bitter ideali da utilizzare nei due drink iconici, realizzati in collaborazione con il celebre Simon Difford.

La chiusura è con Bitter Violento, discusso da Pietro De Feudis. Un progetto nato dalle menti e prodotto dalle mani di Gianni Dell’Olio e Francesco di Gioia, che nel 2015 si attivarono per soddisfare il loro bisogno di un bitter agrumato. La drink a cui stavano lavorando non si sposava con nulla che fosse presente sul mercato, per cui decisero di prendere l’iniziativa: il risultato è stato Bitter Violento, orgoglio del Made in Italy della profonda Puglia, dalle spezie agli agrumi. Ottimo per accompagnare il pungente di un gin complesso, o il morbido calore di un whiskey pregiato.

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