La storica Cantina di Conegliano tra i protagonisti del racconto cinematografico su economia, territori, arte e cultura del vino, presentato ieri in videoconferenza con la Ministra On. Teresa Bellanova. Il film è stato promosso dalla Fondazione Edison e dalla Federvini
C’è anche la Carpenè Malvolti con la sua storia ultracentenaria tra i protagonisti del racconto cinematografico ARTEDIVINO su economia, territori, arte e cultura del vino, presentato ieri pomeriggio in videoconferenza – promosso dalla Fondazione Edison e dalla Federvini – sul canale YouTube della Fondazione stessa e ripreso dalla pagina facebook della Ministra per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali On. Teresa Bellanova. “Il mio trisavolo nonché Fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè – spiega nel frame dedicato al mondo del Prosecco Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia che da 152 anni lo produce nell’omonima Cantina di Conegliano – era un grande appassionato e studioso. Quello che vedeva al suo tempo era una cultura vitivinicola non così evoluta tanto che il suo più grande desiderio è stato quello di innovarla, per condurla attraverso tecniche scientifiche ed enologiche ad un livello superiore. Per farlo – continua – aveva voluto fortemente la nascita della prima Scuola Enologica d’Italia, l’Istituto Cerletti, che ancora oggi ha la sua sede in Conegliano”.
Citando la produzione d’eccellenza, il focus di Rosanna Carpenè si concentra sul Cartizze: “è il prodotto top, che fa sempre parte della D.O.C.G. e viene prodotto su un territorio ancora più ristretto, all’interno alla già delimitata area del Prosecco. Un piccolissimo lembo di una collinetta la cui particolarità si esprime nella posizione geografica, l’esposizione al sole e la qualità del terreno”. Tuttavia, il concetto che più sta a cuore a Rosanna risiede nella storicità dell’Impresa e nella peculiarità di essere rimasta sino ad oggi per sei Generazioni in mano alla sua medesima Famiglia. “È la cosa – conclude – che dà il maggior valore in assoluto alla Carpenè Malvolti”.
Un progetto che si muove su una citazione di Aristotele, “Il vino conforta la speranza”, è stato realizzato dall’Economista e Regista tedesco Alexander Kockerbeck con l’intento di restituire al mondo del vino italiano il suo indiscusso fascino attraverso il racconto di luoghi, cantine, personaggi protagonisti dell’eccellenza vitivinicola. Si propone di comunicare il valore strategico del settore sui mercati globali e l’indissolubile legame che insiste tra vini e Territori. Due elementi chiave che giocheranno anche nei prossimi mesi un ruolo di primo piano nella gestione del settore vitivinicolo, già pilastro del made in Italy sia in termini di produttività che di occupazione, valorizzazione del territorio ed export che risucirà anche ad andar oltre la straordinaria congiuntura corrente.
Alla videoconferenza ed al contestuale dibattito incentrato sugli asset salienti affrontati nel film – ovvero numeri del vino, arte e vino, territori e paesaggi, vino e cibo ed internazionalizzazione – sono intervenuti oltre alla Ministra per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali anche il Presidente della Federvini, la Direzione della Fondazione Edison nonché il regista Alexander Kockerbeck.
+info: www.carpene-malvolti.com –