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Nonostante le mille difficoltà che il mondo sta affrontando, le previsioni per il vino europeo sembrano decisamente positive sul fronte dell’export, dei consumi interni e della produzione. Questo, almeno, è il quadro, assai ottimistico, che emerge per il settore vitivinicolo dall’aggiornamento dello “Short-Term Outlook Report for Eu Agricultural Markets” della Commissione Agricoltura Ue, che nasce dall’analisi dei dati Eurostat.

 

 

BUONA PRODUZIONE DI VINO COMPLESSIVA

Contrariamente alle aspettative iniziali, si stima che la produzione di vino dell’UE 2021/22 raggiungerà circa 155 milioni di hl, leggermente al di sotto dell’annata 2020/21. Il calo della produzione in Spagna e in Francia (circa -13% anno su anno) è stato compensato dal significativo incremento dell’Italia (+19% anno su anno) e del Portogallo (+15%). La produzione di vino dell’UE dei cinque principali produttori (90% della produzione totale dell’UE) è quindi leggermente al di sopra della media quinquennale.

 

 

I CONSUMI

Il consumo di vino in Europa, precedentemente colpito dalle misure restrittive del COVID-19 (in particolare la chiusura di bar e ristoranti – circa 30% del consumo dell’UE), dovrebbe crescere con un aumento del 5% anno su anno, a 22,7 l pro capite (quasi al livello medio quinquennale).

 

 

EXPORT DI VINO UE: LIVELLO RECORD NEL 2021/22

Le esportazioni di vino dell’UE dovrebbero aumentare nel 2021/22 per raggiungere il livello storicamente elevato di 34 milioni di hl (+6% anno su anno, +10% rispetto alla media quinquennale), trainato dalla forte domanda negli Stati Uniti. I principali mercati di esportazione in valore includono Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Canada. Continua il trend positivo nei primi 5 mesi del 2021/22 sia in volume che in valore esportato (rispetto allo stesso periodo 2020/21). I principali mercati di esportazione dell’UE rimangono gli Stati Uniti (con una quota di 22% in volume e 26% in valore) e il Regno Unito (23% in volume e 19% in valore). Il volume esportato negli Stati Uniti e il Regno Unito nell’agosto-dicembre 2021 sono aumentati rispettivamente del 14% e del 10% (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).

Fonte:
ec.europa.eu/

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